Effetto Sputnik V: San Marino riapre tutto (o quasi). Al via le vaccinazioni anche dei diciottenni
Dopo appena 40 giorni dall’arrivo dei primi vaccini Sputnik V a San Marino, gli abitanti vedono la fine del tunnel della pandemia. La campagna vaccinale, infatti, va a gonfie vele. Non a caso, da lunedì anche gli over 18 potranno iniziare le prenotazioni per le vaccinazioni anti-Covid. Il tutto mentre Comuni molto più piccoli di San Marino, ancora devono completare la copertura vaccinale degli over 80.
Inoltre, sempre dal 12 aprile, i ristoranti potranno rimanere aperti anche a cena. Sul fronte vaccinale, infatti, negli ultimi giorni altre 37mila dosi di Sputnik V sono arrivate la sul Titano e l’Istituto per la sicurezza sociale prevede che entro maggio i sammarinesi saranno immunizzati completamente, e quindi avranno ricevuto entrambe le iniezioni.
“Immunità di gregge entro un mese”
Intanto, il governo ha varato un nuovo decreto che allenta le restrizioni anti-contagio. A partire da lunedì, infatti, San Marino consentirà alla ristorazione di aprire regolarmente, fino alle 21.30. Dal 18 aprile, poi, il coprifuoco slitterà di qualche ora, fino a mezzanotte, con i locali, cioè pub, ristoranti e bar che potranno somministrare cibo e bevande fino alle 23. E terminerà una settimana dopo. Dal 26 aprile, inoltre, potranno riaprire anche cinema e teatri.
Sputnik V a San Marino: dal 26 aprile aprono cinema e teatri
Il nuovo decreto del Governo rimarrà in vigore fino all’1 maggio, con una serie di misure volte ad allentare gradualmente le restrizioni alla mobilità e alle attività commerciali. I centri commerciali, ad esempio, a partire da lunedì potranno restare aperti anche nei fine settimana. Da lunedì anche le scuole saranno aperte al 100% in presenza mentre dal 19 aprile riapriranno anche le palestre.
Per quanto riguarda l’Italia e il rapporto con il vaccino russo, ieri l’Università di Ferrara, insieme all’Istituto per la sicurezza sociale (Iss) di San Marino e all’Inmi Spallanzani di Roma, hanno annunciato la sperimentazione dello Sputnik V. “I ricercatori – sottolinea l’Univesità di Ferrara (Unife) in una nota – opereranno una valutazione qualitativa e quantitativa della risposta anticorpale prodotta dall’organismo dopo la somministrazione del vaccino che, secondo un recente studio comparso su ‘The Lancet’, presenta un’efficacia molto alta (91,6%)”.
Lancet: “L’efficacia del vaccino russo al 91,6%”
“Il nostro gruppo di ricerca, che è armonicamente costituito sia da otorinolaringoiatri che da genetisti, opererà sia sul ‘Titano’, che a Ferrara – spiega Michele Rubini, professore associato di Genetica medica – A San Marino, affiancandosi agli operatori della vaccinazione con Sputnik V, gestirà la raccolta e la conservazione dei campioni biologici, i quali verranno poi inviati nei laboratori del Dipartimento di neuroscienze e riabilitazione per le analisi molecolari di valutazione della carica virale e le indagini genetiche”. Mentre lo Spallanzani “si occuperà principalmente di dare una valutazione dell’efficacia del vaccino Sputnik V in termini di capacità di evocare la produzione di anticorpi anti-coronavirus”, sottolinea l’università.
San Marino fornirà i suoi dati allo Spallanzani
Lo studio avviato da Iss di San Marino, Spallanzani e Unife arriva per colmare l’attuale carenza di studi di popolazione. “Nella ‘Serenissima’ repubblica, i cittadini che si vaccinano con Sputnik V, circa 10 mila, previo consenso, vengono monitorati per la risposta anticorpale in occasione della seconda dose vaccinale. E a 3 settimane di distanza da essa. L’analisi valuta la quantità di anticorpi anti-spike prodotti. Ma anche la qualità. E cioè il contenuto reale di anticorpi capaci di neutralizzare il coronavirus. Nel contempo, i soggetti, sia vaccinati che non, che dovessero presentare sintomi di sospetto Covid-19, verranno valutati”. “L’ottenimento di queste informazioni è cruciale al fine di una approvazione di Sputnik V da parte dell’Agenzia europea del farmaco (Ema)”, conclude l’Università di Ferrara.