Emilio Fede ricoverato al San Raffaele di Milano. “Sono caduto. Me la sono vista brutta” (video)

10 Apr 2021 17:14 - di Penelope Corrado
Emilio Fede

Emilio Fede è stato ricoverato in all’ospedale San Raffaele di Milano.  Il giornalista, 89 anni, aveva contratto il coronavirus. Si era fatto ricoverare a Napoli al residence dell’Ospedale del Mare, dopo un periodo di isolamento trascorso in un hotel del capoluogo campano. “Sono ricoverato per una brutta scivolata”, ha detto il giornalista all’Adnkronos. “Niente di grave ma me la sono vista davvero brutta”.

Emilio Fede ricoverato per cause extra Covid

Quando fu contagiato dal Covid, trascorse la prima parte dell’isolamento in un hotel di Napoli, per poi essere ricoverato nel Covid residence dell’Ospedale del Mare. Stavolta solo un grosso spavento per l’ex direttore del Tg4.

Dieci giorni fa ha subito l’ultima condanna dalla Cassazione

Il 31 marzo scorso, la Cassazione lo aveva condannato in via definitiva, nell’ambito del processo sul “fotoricatto” ai danni del dirigente Mediaset Mauro Crippa. A deciderlo la Cassazione confermando la sentenza della corte d’Appello.

Il ricorso presentato dai legali di Fede, è stato dichiarato inammissibile dalla seconda sezione penale della Suprema Corte. I magistrati hanno confermato la sua responsabilità per due capi di imputazione. Nonché la sua assoluzione da uno degli episodi che gli erano contestati, che aveva lievemente ridotto la condanna inflittagli nel 2017 in primo grado a due anni e tre mesi.

Secondo la Cassazione, la sentenza impugnata “anche mediante l’ampio richiamo delle risultanze probatorie valorizzate ai fini di condanna dal primo giudice, ha adeguatamente giustificato la ricostruzione del ruolo di mandante di Fede rispetto all’elaborazione di foto compromettenti da utilizzare contro Crippa, individuato come il principale responsabile del suo licenziamento da Mediaset. Al riguardo si sono ampiamente illustrate le ragioni, di fatto e logiche, in virtù delle quali Fede è stato individuato quale ideatore del reato di estorsione”. Avrebbe programmato la realizzazione delle immagini compromettenti per Crippa. Risultando irrilevante ai fini di causa se le stesse fossero vere o false. Nonché quale autore del tentativo di utilizzo delle stesse a fini strumentali rispetto al disperato tentativo di evitare il licenziamento da Mediaset. Licenziamento che Crippa, responsabile dell’informazione, aveva deciso di attuare”.

Il giornalista diventato famoso anche per i fuori onda

 

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