Erdogan-Draghi, la Meloni: «Il premier dica all’Europa di opporsi alla Turchia nell’Ue»

13 Apr 2021 20:41 - di Redazione
Turchia

Un focus online sul tema “La Turchia di Erdogan. Un nemico necessario?” che più tempestivo non avrebbe potuto essere. A promuoverlo, il dipartimento Esteri di Fratelli d’Italia coordinato da Carlo Fidanza, capodelegazione all’Parlamento di Strasburgo e che ha registrato, oltre a quella di Giorgia Meloni, la presenza dell’intero eurogruppo di FdI e di esperti di geopolitica del Mediterraneo. Tirando le conclusioni del webinar, la leader della destra ha ribadito la necessità di «revocare definitivamente alla Turchia lo status di Paese candidato per entrare in Ue».

Al forum di FdI sulla Turchia

«Draghi – ha incalzato – invece di chiamare dittatore chi è stato eletto democraticamente, ponga urgentemente la questione su tavolo Ue, noi saremo al suo fianco». Nelle riflessioni della Meloni c’è posto anche per il cosiddetto sofà-gate, cioè la presidente della Commissione Ue relegata su un divano di fronte a Erdogan e al presidente dell’Assemblea di Strasburgo, Charles Michel. «Quella della Von der Leyen senza sedia in Turchia – ha rimarcato la Meloni – è l’immagine di una donna ai margini, di sottomissione, che è quello che abbiamo provato. Ne è uscita una immagine della Ue balbettante». Prima della Meloni era stata Michela Mercuri, docente di Geopolitica, ad analizzare il tormentato rapporto tra Ankara e Roma.

Tra Ankara e Roma rivalità crescente

«Negli ultimi due anni – ha ricordato – la Turchia ha lavorato per scippare tutti gli interessi italiani in Libia e nel Mediterraneo». E questo, ha precisato, «nella totale indifferenza del governo Conte». Erdogan, infatti, «ha siglato un accordo per una zona economica esclusiva con la Libia, marginalizzando gli interessi energetici italiani». Poi ha sostituito l’Italia nell’ovest libico esportandovi mercenari e jihadisti. «In questo contesto – ha concluso la Mercuri – la dichiarazione di Draghi potrebbe rappresentare il segno tangibile di una rottura col passato, riportando l’Italia al centro della scena mediterranea».

 

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