Gruber pizzicata senza mascherina col marito, social scatenati: «Criticò Boschi per questo. Ipocrita!»
Quando fu il turno di Maria Elena Boschi non ci pensò due volte a bacchettarla in tv. Ora che è il suo, di turno, Lilli Gruber riceve lo stesso trattamento dai social, e non solo. Chi di Alfonso Signorini ha beccato la giornalista mentre, su una panchina in un parco, si scambiava effusioni con il marito Jacques Charmelot. Naturalmente, senza mascherina. Nulla di poi così eclatante, considerato il rapporto coniugale. Solo che Gruber appena qualche mese fa biasimò pubblicamente Meb per una situazione assai simile: l’esponente di Iv, infatti, si era fatta un selfie con il fidanzato, all’aria aperta, abbassando la mascherina. «Vige l’obbligo di indossarla, perché non lo avete fatto?», fu la domanda inquisitoria della giornalista alla parlamentare.
Social scatenati per la Gruber senza mascherina
La circostanza non è sfuggita ai social, dove in molti in queste ore stanno criticando la giornalista per l’incoerenza e la doppia morale. «Vi ricordate quando durante la trasmissione “Otto e mezzo” Lilli Gruber attaccò duramente Maria Elena Boschi per aver violato le regole anti-Covid e mostrò una foto dove Meb baciava il fidanzato con la mascherina abbassata? Indovinate chi è stata paparazzata allo stesso modo…», scrive Franco. «Ma è la Gruber, quella che contestava alla Boschi di essersi levata la mascherina per un bacio?», domanda ironicamente Mario. E via così, tra utenti che le danno della «ipocrita» e altri che sostengono che «le leggi valgono per gli altri, ma non per lei».
Dagospia: «Tutti i puri finiscono epurati»
Sul caso è intervenuta anche la deputata di Italia Viva Raffaella Paita. «Lilli Gruber – ha scritto su Twitter – è stata fotografata in pubblico a baciare il marito con la mascherina abbassata, proprio lei che aveva stigmatizzato in diretta Maria Elena Boschi per la stessa cosa. Volersi bene tra congiunti è normale, ecco perché oggi la sua polemica stona ancora di più e – ha concluso l’esponente di Italia Viva – sa di ridicolo». È stato Dagospia, poi, a sottolineare che «tutti i puri finiscono epurati», ricordando a sua volta il «sermoncino» fatto a Meb, perché, disse, «è una persona pubblica e deve dare il buon esempio». «Dopo Scanzi, la Gruber: è la caduta – chiosa Dagospia – dei telepredicatori».