La “Zan” non si sblocca e Fedez sbrocca: «Ostellari non può fare come c…o gli pare» (video)
Com’è bello piacere alla gente che piace. E com’è confortante sedersi sul lato comodo degli eventi. Meglio ancora facendo finta di mettersi controvento. Prendete Fedez, ad esempio: è una macchina per fare soldi messa su due piedi. Che diventano le classi quattro ruote associandolo alla businesswoman Chiara Ferragni, sua moglie, di professione influencer. In altri tempi, due così la sinistra delle fabbriche e del lavoro non li avrebbe degnati di uno sguardo. Oggi, al contrario, li arruola in nome dei diritti. Non quelli del Quarto Stato ma quelli del terzo sesso. Capirai. Altro che “lotta dura senza paura“: in materia è gara a chi arriva prima e a chi meglio si mette in mostra. Soprattutto nel dorato mondo dello spettacolo.
Fedez contro il blocco in commissione del ddl
Non è forse vero che lì è un coro in favore della cosiddetta legge Zan sull’omotransfobia? Certo che sì. E Fedez è in prima linea. Ci chiediamo se l’abbia almeno letta prima di sponsorizzarla. Mica devono farlo solo gli onorevoli. Valeva un tempo, forse, quando la politica era un affare per iniziati. Non oggi che siamo todos caballeros e a scontrarsi in tv con il politico di turno troviamo di tutto, dal panettiere al cuoco, dall’attore al menestrello, dall’imprenditore al disoccupato. Il rapper Fedez l’ha letta? Soprattutto, l’ha capita? Sembrerebbe di no, a giudicare dalla foga inversamente proporzionale alla forza dei contenuti con qui la promuove.
«La Casellati intervenga»
Prova ne sia il video che ha realizzato per l’occasione, interamente dedicato al presidente leghista della commissione Giustizia del Senato, «il signor Ostellari», reo ai suoi occhi di non aver calendarizzato il ddl Zan. «Lo chiedono 300mila firme, ma lui fa come c…o gli pare». Una frase, quest’ultima, ripetuta cinque volte in meno di un minuto e mezzo prima di invocare l’intervento dell’«onorevole Casellati». Esigenze di comunicazione, evidentemente. Comunque utili a tenere in piedi la farsa del finto anticonformismo di personaggi alla Fedez, in realtà accucciati di fronte al mainstream dominante (e pagante). È anche per questo che stiamo inguaiati.