Lo sciamano di Montecitorio è un pizzaiolo di Modena: “Era l’unico modo per farmi notare” (video)
C’era una volta a Montecitorio uno sciamano come quello di Capitol Hill… Fermatevi qui con la narrazione. Se volete avventurarvi in paralleli politici con Trump e i manifestanti americani, non avete capito niente. O peggio, come sta facendo qualche penna rossa in queste ore, state ciurlando nel manico.
Lo sciamano di Montecitorio ? Ha una pizzeria a Modena
Lo sciamano tricolore che avete visto in queste ore a Montecitorio è un ristoratore modenese e non ha motivazioni ideologiche. Hermes Ferrari, lo sciamano tricolore che tutti i tg e i giornali hanno citato facendo paragoni ridicoli, è il titolare di una pizzeria napoletana, la Regina Margherita, messo in ginocchio dalle politiche anti Covid. Il 14 gennaio, quindi oltre due mesi fa, a Dritto e rovescio, su Rete4 aveva spiegato la sua situazione.
“Ho tutti i risparmi della mia vita investiti in questo ristorante – diceva lo sciamano di Montecitorio in collegamento con Paolo del Debbio – Ho 51 anni, se chiudo cosa vado a fare? Io apro il mio ristorante nonostante il lockdown e per farmi chiudere dovete farmi portare via dalle forze dell’ordine. Dei vostri duemila euro non ci faccio niente. Ve li riporto a Roma”.
Aveva promesso di venire a Roma a riportare i duemila euro di ristori
Promessa mantenuta oggi. “Mi sono vestito così perché Jake Angeli ha fatto il giro del mondo, tutti lo hanno visto. Se questo è l’unico modo per farmi sentire, lo faccio”. Così Hermes Ferrari, ristoratore modenese in trasferta a Roma, ha motivato la scelta di acconciarsi come l’attivista di Capitol Hill.
“La mia attività – ha aggiunto – già l’ho riaperta dal 15 gennaio. Sono venuto a portare la testimonianza che si può rimanere aperti. Per fare capire quello che tutti noi stiamo passando”.
“Hanno chiuso noi ristoranti, le palestre, i cinema ma i contagi sono sempre gli stessi”, ha concluso. Insomma, chi tira in ballo politica o preteste manovre ideologiche sulle proteste degli italiani, anche stavolta sbaglia di grosso.