«Si rischia di più sui bus o nei ristoranti?»: Palù e Richeldi danno ragione a Meloni (video)
Domanda diretta, risposta chiara. Ieri sera a Porta a Porta Giorgia Meloni era ospite di Bruno Vespa insieme al presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, e al primario di pneumologia del Gemelli, Luca Richeldi. Una circostanza che ha dato alla presidente di FdI la possibilità di chiedere ai due esperti conferma di ciò che lei va dicendo da tempo, inascoltata dai governi che si sono succeduti nella gestione dell’emergenza. «Si può ragionevolmente sostenere che sui mezzi pubblici pieni di gente il Covid non corra?», ha chiesto Meloni, mentre si affrontava il tema delle riaperture. «No», è stata la risposta di entrambi, concordando che nei ristoranti si rischia meno che sui bus.
«Si rischia di più in autobus o al ristorante?»
E se Meloni si è rivolta a Richeldi, è stato poi Bruno Vespa a girare la domanda a Palù. Rendendola ancora più esplicita rispetto al tema del confronto. Il giornalista, infatti, ha chiesto: «È più rischioso prendersi il Covid su un autobus o in una metropolitana affollata o in un ristorante che rispetti le distanze?». «Sicuramente nella metropolitana affollata o nell’autobus, dove c’è un ammassamento», ha risposto Palù, ricordando che i fattori di rischio «sono vicinanza, durata dell’esposizione e poi anche i mezzi che abbiamo di protezione», poiché «sappiamo tutti che la mascherina non protegge al 100%».
Meloni: «Con i bus pieni, assurdo chiudere i ristoranti»
«Ieri sera, a Porta a Porta, ho voluto sottolineare quanto fosse un controsenso tenere chiusi musei, palestre, bar e ristoranti se poi la mattina ci sono centinaia di persone ammassate sui mezzi pubblici», ha scritto Meloni sulla sua pagina Facebook, rilanciando il video. «Il potenziamento dei trasporti doveva essere una priorità della quale i governi che hanno gestito la pandemia non hanno tenuto conto», ha proseguito. Meloni, quindi, in un posto successivo, ha sottolineato che «si continua a sbagliare strategia». «Dopo un anno di chiusure indiscriminate, siamo nuovamente al punto di partenza. Ribadiamo la necessità – ha scritto – di intervenire sui reali focolai di contagio e di investire sulle cure domiciliari. È arrivato il momento di riaprire in sicurezza per far ripartire – ha concluso Meloni – l’economia italiana».