Canottaggio, morto il campione Filippo Mondelli. Aveva 26 anni. Abbagnale: «Non ci sono parole»
Non ce l’ha fatta Filippo Mondelli, campione del mondo di canottaggio con il 4 di coppia nel 2018. L’atleta è morto a soli 26 anni a causa di un osteosarcoma alla gamba sinistra. A dare l’annuncio della scomparsa di Mondelli è stata la federcanottaggio. «Siamo letteralmente sconvolti. La perdita di Pippo ci lascia senza parole. Ci lascia un atleta fortissimo e un ragazzo stupendo con grandi valori», ha commentato il presidente, Giuseppe Abbagnale.
Filippo Mondelli, «campione dentro e fuori dall’acqua»
Mondelli era nato a Como il 18 giugno 1994, faceva parte dei gruppi sportivi delle Fiamme Gialle. Fra le sue più belle vittorie si ricordano quella del 15 settembre 2018, quando a Plovdiv, in Bulgaria, aveva vinto la medaglia d’oro iridata nel 4 di coppia. Il 31 agosto 2019, poi, il canottiere comasco, con il suo quattro di coppia, aveva qualificato la barca per le Olimpiadi, vincendo poi la medaglia di bronzo. Lo scorso 13 aprile, inoltre, Mondelli era entrato nel Consiglio Nazionale del Coni, come primo e più votato (54 preferenze) rappresentante degli atleti.
Un «fuoriclasse che si è sempre sudato tutto»
«Fino alla fine, e sin dall’inizio, Pippo Mondelli si è sudato tutto. Come ha versato ogni goccia di sudore possibile – e non solo sudore – per uscire vincitore dalla sua ultima tremenda regata, anche nella sua vita agonistica, Filippo si è guadagnato tutto sul campo partendo dal basso. Forse senza mai cadere, ma sicuramente faticando giorno dopo giorno per guadagnarsi quello status di campione che era riuscito a raggiungere. Pippo Mondelli aveva fatto la gavetta per poter sfoggiare l’appellativo di fuoriclasse che in tanti, all’inizio, pensavano non gli cascasse a pennello», si legge nel lungo omaggio che gli ha reso la Federcanottaggio ripercorrendo sul proprio sito la storia remiera del campione, «l’uno fra tanti che diventa fuoriclasse».
Il cordoglio del Coni, che issa le bandiere a mezz’asta
Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, si è detto «profondamente addolorato» e, insieme alla Federcanottaggio e al Presidente Abbagnale, a nome della Giunta, del Consiglio Nazionale e di tutto il movimento ha rivolte le condoglianze alla famiglia «per la perdita di un grande campione, dentro e fuori dall’acqua, un esempio di capacità e di coraggio, un portabandiera dei valori che rendono grande il mondo sportivo». Il Coni, in segno di lutto, ha issato a mezz’asta le bandiere istituzionali.
Abbagnale: «È davvero difficile parlare»
«È davvero difficile parlare in questo momento. Sapevamo della sua malattia, ma la rapidità con cui se n’è andato ci ha sorpresi. Voglio solo pensare che se ne sia andato sereno. Siamo vicini alla famiglia. L’avevo sentito pochi giorni fa, eravamo in contatto costante. Purtroppo negli ultimi 2-3 giorni non ha più risposto e oggi questa tragica notizia», ha rivelato Abbagnale.
Vezzali: «Addio Filippo, hai onorato il nostro Paese»
«Addio Filippo, oggi lo sport azzurro piange e ricorda il tuo sorriso pieno di vita. Grazie per aver onorato il nostro Paese e aver portato il tricolore sul tetto del Mondo. Sono vicina alla famiglia, alle Fiamme Gialle e al mondo del canottaggio italiano», ha scritto su Twitter, la Sottosegretaria con delega allo Sport, Valentina Vezzali.
(Foto dalla pagina Facebook della Federazione Italiana Canottaggio)