Pd, il gioco sadico di Zingaretti su Roma: si fa pregare dai dem e poi li getta nel panico
A due giorni dall’insediamento del tavolo per le primarie, che si dovrebbero celebrare il 20 giugno, nel Pd prosegue senza sosta il pressing su Nicola Zingaretti perché scenda in campo come candidato a sindaco di Roma. L’ex segretario, però, continua a declinare l’invito, trincerandosi dietro la volontà di portare a termine il mandato da governatore del Lazio. Nel frattempo passano giorni preziosi per i dem, alle prese non solo con la necessità di trovare un candidato valido, ma anche con quella di non ritrovarsi schiacciati dagli altri candidati del campo di centrosinistra: Virginia Raggi e Carlo Calenda.
Orlando aspetta e spera: «Sarebbe una carta forte»
L’argomento della eventuale candidatura di Zingaretti a Roma anima non solo il dibattito interno al Pd, ma anche quello nei talk show. “Scenderà in campo?”, hanno chiesto stamattina ad Andrea Orlando, nel corso della trasmissione di La7 Omnibus. «Questo va chiesto a Zingaretti», ha replicato il ministro del Lavoro e capodelegazione dem al governo, che ha precisato: «Io spero molto che ci sia. Sarebbe una carta forte da giocare».
Orfini rivanga il passato: «Era già in pista»
Della stessa opinione anche Matteo Orfini. «Credo che quello che da anni dicano e immaginano come sindaco ideale molti di noi è Zingaretti. Già quando di fronte all’emergenza del Lazio scelse di candidarsi in Regione era in pista per fare il candidato sindaco», ha ricordato l’ex presidente del Pd a Tpi.it. «Penso – ha aggiunto – che sarebbe un ottimo sindaco di Roma, ovviamente sta a lui decidere se se la sente di farlo in questo momento. Credo sarebbe una soluzione ottima».
Zingaretti: «Roma? Nel Pd ci sono grandi personalità»
Zingaretti, però, almeno per il momento, continua a ripetere di non volerne sapere. «A Roma c’è una grande ricchezza di donne e uomini. Roberto Gualtieri potrebbe essere una straordinaria figura, è stato un eccellente ministro del Tesoro, ha salvato questo Paese. Io vorrei continuare a fare il presidente di Regione», ha detto l’ex segretario a Oggi è un altro giorno, in onda su Rai1. «Io – ha aggiunto – sto lavorando per continuare a fare il presidente della Regione e sono contento che con le primarie sono in campo grandi personalità che potranno svolgere il ruolo di sindaco si Roma. Il centrosinistra non deluderà Roma».
I nomi in campo per le primarie
Ma quali sono queste «grandi personalità»? Nelle scorse settimane hanno annunciato la volontà di partecipare alle primarie il presidente del Terzo municipio Giovanni Caudo, il ricercatore Tobia Zevi e il consigliere regionale del Lazio Paolo Ciani, non prettamente organico al Pd ed espressione del movimento Demos. Anche Monica Cirinnà ha più volte manifestato il desiderio di essere in campo. Più incerti invece nomi maggiormente di peso, come quello dello stesso Roberto Gualtieri, sul quale pesa il pasticcio della candidatura praticamente annunciata e poi messa in freezer da Enrico Letta, o di Roberto Morassut, che alcune indiscrezioni vorrebbero tentato dalla discesa in campo, ma frenato dal timore di bruciarsi.