Santoro liquida Letta: “Non è Berlinguer”. Speranza? “Si andasse a fare un giro in Calabria”
Michele Santoro torna in tv dopo due anni e da Lilli Gruber ne ha per tutti, dalla Raggi, per i morti che a Roma non si riescono a cremare, all’ex amico Beppe Grillo per il video in difesa del figlio, per il ministro Speranza fino a Enrico Letta, che considera una brava persona e poco più. In attesa di andare in libreria con il sui libro, “Nient’altro che la verità”, il giornalista salernitano si è tolto molte pietre dalle scarpe ospite di “Otto e mezzo“.
Santoro contro Speranza e Letta
Le prime bordate di Santoro sono all’indirizzo del ministro Speranza. “In Calabria non si riesce a fare un piano vaccinale degno di questo nome. Quando il ministro della sanità deciderà di andare là e di non muoversi finché non funzionano le cose? Lo Stato che aspetta? In Italia invece “andiamo avanti con i generali che vanno a vaccinare come se andassero sul fronte in Afghanistan. A chi fanno la guerra? alla ‘Ndrangheta? Ma quella è già nella farmacologia, nella finanza e già gestisce dei punti privati della sanità con grandi livelli di efficienza”. Al ministro della sanità rivolge un monito: “Vai in Calabria fai appello alla parte migliore del territorio e insieme a loro rimetti a posto la sanità e i conti”.
Gli attacchi al M5S e a Beppe Grillo
“Mi sarei aspettato che l’era dei 5 Stelle portasse una trasgressione violenta nella Rai, invece mi sembra che si siano accomodati alle proprie poltrone, piuttosto che riformare il servizio pubblico. Avrei visto bene Travaglio direttore del TG1, perché così si fanno le rivoluzioni”. Poi il giornalista commenta il video di Grillo per il figlio: “Sono fuori discussione sia le cazzate che ha detto lui sia il suo dolore. Io però voglio capire perché questi ragazzi sono stati sentiti un mese dopo la denuncia della ragazza – commenta -. Mi risulta che questi ragazzi si sono presentati al primo interrogatorio già con gli avvocati e una versione stabilita. spero non sia vero”.
Infine Letta e Draghi: “Letta è una brava persona ma fatico a vedere in lui Enrico Berlinguer come fanno molti miei colleghi, aspetto di vedere che idea esprime. Anche Draghi è una grande risorsa di questo paese, ma io non sono d’accordo con una visione capitalistica della società italiana”.
Il rimpianto del giornalista per la sua tv (video)
“La tv mi manca e mi sento ancora capace di fornire qualche contributo. Ma sulla tv si stende un conformismo come se fosse una cortina di fumo…”.