
Sindaco marchigiano rinunciò al vaccino, è in ospedale per Covid. “Un politico deve fare così” (video)
«Sto migliorando notevolmente, sono stati fatti dei bei progressi, ma non si vede ancora la via d’uscita». Lo ha detto intervendo a Mattino Cinque Alfredo Cesarini, sindaco di Santa Maria Nuova (Ancona), ricoverato in ospedale per coronavirus, dopo aver ceduto la dose del vaccino a cui aveva diritto.
A scanso di equovici, il sindaco Cesarini non è un no vax. Anzi. Ma ha fatto una scelta da autentico “primo cittadino”. «La mia non sarebbe stata una furbata perché ne avevo pienamente diritto – spiega il sindaco marchigiano – però ho ritenuto giusto trasmettere il messaggio che dobbiamo tutti rispettare le leggi e le regole».
La diretta a Mattino Cinque del sindaco marchigiano
Il primo cittadino di Santa Maria Nuova ha raccontato di essere costantemente in contatto con l’operatore sanitario che ha potuto usufruire – non senza un certo imbarazzo – della sua dose, ritenendo che fosse giusto agire in questa maniera.
E durante il collegamento con il conduttore Francesco Vecchi ribadisce la bontà della sua scelta, da vero amministratore della cosa pubblica. «Se oggi mi trovassi nelle stesse condizioni non esiterei a rinunciare nuovamente».
Cesarini è sindaco dal 2016, guida una lista civica e a leggere i suoi post su Fb non ha grandi simpatie per la sinistra. Cinque anni fa ha ottenuto una vittoria clamorosa, dopo avere sconfitto il sindaco uscente e un candidato sostenuto direttamente dal Pd.
Su Facebook Alfredo Cesarini chiede rispetto per i sindaci
In un post su Facebook il sindaco ha spiegato le sue ragioni: «Beh io un mese fa – ha scritto sul social – ho avuto l’occasione di vaccinarmi con giustificabili ragioni sanitarie, ma ho scelto di fare un passo indietro per non essere additato come “privilegiato” o peggio “casta”… Ma io con quella scelta, che rifarei anche oggi, ho messo a rischio la mia salute e forse oggi non sarei qui da solo davanti a questa finestra di una stanza di ospedale, con la stessa immagine fissa da giorni…».