Speranza sapeva del report sparito, ecco la mail del capo Oms Europa: «L’ho incontrato, era deluso»
Speranza sempre più in difficoltà. A inchiodare il ministro della Salute sul piano pandemico e sul rapporto Oms, sparito ventiquattr’ore dopo la pubblicazione il 13 maggio 2020 ci sarebbe anche una lettera pubblicata in esclusiva dal Giornale. Il quotidiano è in possesso di un’altra lettera che, «il capo di Oms Europa Hans Kluge il 15 maggio ha scritto a Francesco Zambon, coordinatore dell’ufficio Oms di Venezia che ha redatto il report e che ha rispedito al mittente le correzioni chieste da Guerra e dalla dirigente Cristana Salvi per edulcorare le accuse alla gestione pandemica dell’Italia». Nella lettera, scrive il Giornale, «Kluge dice espressamente di aver incontrato il ministro della Salute e che lo stesso Speranza fosse molto deluso dal report».
Speranza, la lettera di Kluge
Ecco cosa scrive il Giornale. «I did discuss Veneto office with the minister, “ho discusso della sede Oms del Veneto con il ministro”, fa sapere Kluge al ricercatore che l’Oms avrebbe voluto trasferire in Bulgaria pur di insabbiare la vicenda e che invece si è dimesso. Il destino di Venezia “è in mano a RG”, alias Ranieri Guerra, aggiunge Kluge a Zambon. Sono proprio le dichiarazioni dello studioso veneto e il report ritrovato da Robert Lingard, consulente del team di legali che rappresenta le vittime della Bergamasca, a diventare insieme alle 106 correzioni imposte dall’Oms il punto centrale dell’inchiesta per epidemia colposa che la procura di Bergamo guidata da Antonio Chiappani sta portando avanti e che potrebbe riservare nuovi colpi di scena».
Speranza: «Tutte scelte interne all’Oms»
Si legge ancora sul Giornale, che «secondo l’Ansa, la procura non attribuisce a Speranza la rimozione del report». Speranza però ieri, scrive ancora il Giornale, «davanti alle telecamere di In mezz’ ora dice che “la email di Ranieri Guerra (rivelata da Report) con cui il 14 maggio ci informava che il report era stato pubblicato ci riportava un dibattito legittimo all’interno dell’Oms tra chi voleva pubblicarlo e chi no. Ma erano tutte scelte interne all’Oms”. Ma allora perché Kluge aveva parlato con Speranza del destino di Zambon e del suo gruppo di lavoro?», si chiede il Giornale.
Il ministro: «Ho fiducia nella magistratura»
Speranza insiste: «Ho fiducia nella magistratura e apparirà evidente la piena trasparenza e lealtà delle nostre istituzioni». Il ministro poi tenta di difendersi. E ricorda cosa accadde all’epoca dei fatti. «Con assoluta onestà eravamo di fronte a una situazione incredibile. Non avevamo gli strumenti adatti e sicuramente le scelte prese nei comuni come quelli lombardi o veneti sono state dure. Eravamo di fronte a una novità e non c’era il manuale delle istruzioni».