Superlega, La Russa invita alla prudenza: “Alla fine troveranno un accordo” (video)
“Bisogna sospendere il giudizio finchè non saranno chiari e definiti i dettagli del progetto. Trovo affrettato il giudizio di chi getta fango a prescindere dalla conoscenza dettagliata dei contenuti e, allo stesso tempo, ritengo intempestivo il giudizio di chi osanna l’ipotesi della Superlega. I dettagli fanno una bella differenza”. Lo ha detto il vice presidente del Senato e tifoso doc dell’Inter, Ignazio La Russa, esprimendo un parere sull’ipotesi di allestire un campionato sovranazionale con la partecipazione dei migliori club europei di calcio.
La Russa, da avvocato e politico di lungo corso, insiste sul regolamento della competizione. “Ad esempio: non sappiamo quali saranno le 5 squadre ‘invitate’ e sulla base di quali criteri lo saranno. Saranno le 5 squadre che si piazzeranno meglio nei rispettivi campionati oltre alle 12-15 squadre promotrici? Se così fosse, il merito verrebbe riconosciuto. I 12-15 promotori diventerbbero inamovibili o in caso di stagione negativa e di piazzamento a centro classifica, andrebbero temporaneamente fuori fino al ritorno nei primi posti? Insomma vanno chiariti i meccanismi di uscita e di entrata nella Superlega. E ancora: le 5 squadre invitate durano un anno? Sono invitate in base al piazzamento nel campionato nazionale?”.
Superlega, per la Russa l’accordo alla fine si troverà
“Prendiamo il caso della Champions che, all’inizio, vedeva una partecipazione circoscritta a una-due squadre per Paese, poi – argomenta La Russa sulla Superlega – la competizione si è allargata e adesso ci sono 4 squadre per ogni campionato nazionale. Non possiamo quindi escludere la possibilità di un’evoluzione e di un cambiamento, qualora questa superlega dovesse partire. Chiediamoci chi partecipa ogni anno alla Champions. In Italia, ma il discorso vale anche per la Spagna, l’Inghilterra, la Germania e così via, le squadre quasi ogni anno sono sempre le stesse”.
“Io – continua il senatore di Fdi – penso che la Fifa e la Uefa alla fine un accordo lo troveranno. Quasi sicuramente eliminando l’Europa league e forse rivedendo la formula della Champions, introducendo la Superlega. Va salvato il merito. Tutti debbono ambire a poter partecipare alla supercoppa. Non demonizzo, prima vediamo il regolamento, e non grido ‘al ladro al ladro’ come già stanno facendo quelli che vorrebbero dare il campionato di Serie A ai fondi, un progetto che non mi piace per niente ma sul quale, per coerenza, non conoscendo i dettagli, sospendo il giudizio. La Lazio, il Torino, la Gazzetta, il Corriere dello Sport tutti entusiasti di mettere il calcio in mano ai fondi, io invece, non lo sono affatto”, conclude La Russa.