Tlc, Meloni: “Privatizzare non vuol dire svendere. Il governo sia autorevole” (video)
“Quando ci fu bisogno di liberare i settori produttivi da una eccessiva presenza dello Stato, l’Italia ha gettato il bambino con l’acqua sporca: siamo passati da un eccesso all’altro, siamo passati da uno Stato estremamente invasivo e pervasivo a un tentativo di far retrocedere lo Stato: però non immaginando delle liberalizzazioni, ma direttamente privatizzando, in alcuni casi, diciamo la verità, svendendo quello che avevamo prodotto con i sacrifici di intere generazioni”. Lo ha affermato Giorgia Meloni chiudendo il convegno organizzato dal partito: “Le nuove reti per l’industria italiana e per i consumatori’, organizzato da Alessio Butti, responsabile del dipartimento telecomunicazioni di FdI.
Tlc, Meloni: “La differenza tra privatizzare e svendere”
“La differenza tra liberalizzare e privatizzare o svendere – ha aggiunto la presidente di FdI – è fondamentale. Liberalizzare significa garantire investimenti, competitività, economicità; far correre la gente, operare in un regime di libero mercato; privatizzare in quel contesto significava trasferire un monopolio dallo Stato al privato: con tutti i limiti e i rischi che questo comporta, perché storicamente il monopolista non ha grande interesse nell’investimento; ha interesse nella massimizzazione del profitto, nella divisione degli utili. E’ più meno quello che è accaduto anche da noi: non c’è stato nessun altro caso in Europa in cui si siano trattati così i propri gioielli di famiglia; le proprie infrastrutture strategiche”. “Quando non abbiamo privatizzato, abbiamo comunque garantito -ha lamentato ancora la leader di Fdi- dei monopoli: come nel caso di Autostrade, con contratti di concessione capestro. La vicenda delle telecomunicazioni è forse tra queste la più spinosa oggi”.
Tlc, Mollicone: “Accelerare su rete unica”
“Il governo deve riuscire a sintetizzare i legittimi interessi di Tim e Open Fiber, e degli altri operatori” in tema di nuove reti. Così Federico Mollicone, Responsabile Innovazione di Fratelli d’Italia, a margine del convegno. “La sovranità digitale passa dall’infrastrutturazione della Nazione, da Nord a Sud, senza più aree bianche, nere o grigie, e dalla proprietà pubblica della rete. Secondo l’ultimo aggiornamento pubblico rilasciato da Open Fiber il 26 febbraio, risultano coperte solamente il 25% del totale delle unità abitative; e meno del 25% del totale dei Comuni previsti nelle gare”. E’ necessario “un convinto investimento sull’Fwa perché sappiamo che la fibra ‘fisica’ difficilmente potrà arrivare in tutte le case. Ci sono casi di successo, anche imprenditoriale, come Linkem, azienda competitiva anche sui mercati internazionali”.
Butti: “Le telecomunicazioni e il green sono i driver dell’economia del futuro”
“Fratelli d’Italia ha dimostrato di avere le idee chiare in materia di rete unica, di telecomunicazione e digitalizzazione. Numerose sono le mozioni che abbiamo presentato. La partecipazione di oggi da parte di importanti esponenti del Governo ci accredita come interlocutori credibili con gli operatori e con l’Esecutivo. La digitalizzazione permetterà all’Italia di diventare un paese competitivo. Il futuro parte oggi e dobbiamo prepararci: occupazione, Pil ed economia. Le telecomunicazioni e il green sono i driver dell’economia del futuro”.