Vaccini, Italia flop: siamo quart’ultimi in Europa per le fasce a rischio. Il rapporto verità della Fondazione Gimbe
“Il ritmo della campagna” vaccinale anti-Covid “cresce in maniera lenta e costante, ma il target delle 500mila somministrazioni al giorno è ancora lontano. Pesa il mancato decollo delle consegne. Nel confronto con gli altri Paesi europei, l’Italia sale in classifica per la copertura degli over 80, ma si colloca al quartultimo posto per le fasce 60-69 e 70-79”. Lo evidenzia l’ultimo report della Fondazione Gimbe sul monitoraggio epidemiologico nella settimana 21-27 aprile.
“Purtroppo il vero cambio di passo nella vaccinazione delle fasce fragili – osserva il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta – è avvenuto solo a partire dalla seconda metà di marzo e l’utilizzo improprio dei vaccini durante il primo trimestre da un lato rende meno sicure le riaperture, dall’altro non ci fa ben figurare in Europa nel confronto con altri Paesi”.
Vaccini, calano le differenze tra le Regioni
“Al 28 aprile (aggiornamento ore 6.10), il 22% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (13.072.472) e il 9,1% ha completato il ciclo vaccinale (5.430.357), con differenze regionali che si vanno progressivamente appiattendo – evidenzia il report Gimbe – Le somministrazioni continuano gradualmente a salire, sia guardando al numero delle dosi settimanali (+10,7% negli ultimi 7 giorni), sia alla media mobile a 7 giorni, aumentata da 324.081 al giorno (20 aprile) a 355.582 al giorno (27 aprile)”.
“Nonostante questo incremento – commenta Renata Gili, responsabile Ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe – il numero di vaccinazioni giornaliere non raggiunge i target definiti per la settimana 22-29 aprile dal commissario straordinario, documentando difficoltà organizzative in alcune Regioni nella somministrazione tempestiva delle dosi disponibili. Si conferma inoltre una netta riduzione delle inoculazioni nei giorni festivi”.