Vaccini, la svolta: basta AstraZeneca e J&J. Si punta tutto su Pfizer, Moderna e CureVac
Basta con AstraZeneca e Johnson & Johnson in Ue dal 2022. La Commissione Europea punta tutto sui vaccini a Rna messaggero prodotti da Pfizer, Moderna e CureVac. Per il prossimo anno non rinnoverà i contratti con AstraZeneca e J&J, i cui preparati anti Covid utilizzano un vettore virale con una tecnologia più tradizionale. Ad annunciare la scelta strategica a Bruxelles è stata la presidente Ursula von der Leyen. È la conseguenza della decisione presa dagli Usa, che hanno messo in stand by le somministrazioni.
La scelta è su Pfizer, Moderna e CureVac
La decisione Usa è arrivata in seguito alle segnalazioni di casi di trombosi inusuali. Trombosi gravi e rarissime, nell’ordine di meno di uno su un milione (6 casi riferiti su 6,8 mln di vaccinazioni). In futuro, spiega von der Leyen, in Europa serviranno “richiami” per rafforzare la protezione dei vaccinati. E se si svilupperanno “varianti resistenti” ai vaccini, «dovremo sviluppare vaccini adattati» alle nuove mutazioni. Questo, «presto e in quantità sufficienti. Dobbiamo focalizzarci sulle tecnologie che hanno dimostrato il loro valore. I vaccini a Rna messaggero sono un caso chiaro».
Le puntualizzazioni di La Foche
«Si sta studiando la causalità dei casi di trombosi, per ora c’è solo un nesso temporale». È quanto afferma, al Corriere della Sera, Francesco Le Foche, immunologo dell’ Umberto I di Roma «Stiamo parlando di 6 casi su 7 milioni di persone e non abbiamo la certezza che siano stati causati dai vaccini». Il blocco del vaccino Johnson&Johnson per prima cosa significa che «la farmacovigilanza funziona. Abbiamo altri tre tipi di vaccini a disposizione e sono sicuro che il vaccino J&J verrà ripristinato al più presto. Magari sarà ripristinato con delle indicazioni precise come è successo per il vaccino AstraZeneca consigliato per gli over 60».