Zangrillo sprizza ottimismo: “Ospedale Covid vuoto”. Galli lo gela: “Sei un rianimatore non un virologo”
Alberto Zangrillo e Massimo Galli non si amano e se le danno di santa ragione. Ancora una volta. Troppo ottimista il primo, troppo negativo il secondo. Infatti il primario del rianimazione del San Raffaele aveva condiviso su twitter un messaggio di speranza: “Cari Signori Giornalisti, questa mattina il Pronto Soccorso #COVID19 del San Raffaele è vuoto. Vaccini, ricerca e soprattutto cure corrette e tempestive fanno la differenza“, ha scritto Alberto Zangrillo in un tweet che ha raccolto oltre 3.7 mila like. Non l’avesse mai scritto: contro di lui si è scatenata l’ira funesta del professor Galli del Sacco di Milano. Non è la prima volta che Alberto Zangrillo si trova al centro di polemiche per le iniezioni di fiducia che si sente di dare al Paese. Con le evidenze in prima linea del suo ospedale.
Galli a Zangrillo: “Fai bene il rianimatore, non sei un virologo”
Zangrillo ha voluto dare una frecciatina ai suoi detrattori, quei giornalisti che fin dall’inizio dell’epidemia hanno criticato il suo operato e i suoi giudizi che avevano il torto di non destare allarmismi. Quindi scatena le ire di Galli, da un po’ di tempo molto fumantino ed irritabile contro chi ha un approccio meno catastrofista sul Covid. Non ci va tenero. “Non mi piace contrappormi ai colleghi, sono stanco. Il professor Zangrillo fa egregiamente il rianimatore, ma meno l’epidemiologo o il virologo, e ha un altro approccio. L’ impressione è che questo tipo di messaggi non tenga conto di una serie di fenomeni che stiamo vedendo e sono sconcertanti: come ad esempio la crescita delle infezioni in Germania. Dobbiamo essere cauti anche se sta arrivando l’estate”. Perché “tantissimi dei non vaccinati sono in una fascia critica”, ha tuonato Massimo Galli ospite di Sky Tg24. Massimo Galli e Alberto Zangrillo nell’ultimo anno sono spesso arrivati allo scontro dialettico. Da non dimenticare la polemica sul Galli sessantonnino. C’è da dire che Galli ultimamente non perde occasione per cercare lo scontro, checcé ne dica.
“La replica secca di Zangrillo a Galli”
Interpellato dal Corriere, Zangrillo si è poi limitato a replicare a Galli: «È un anno che cerco in tutti i modi di evitare polemiche con il professor Galli. Sono un rianimatore e ho il diritto di riportare quello che succede nel mio Pronto soccorso Covid». Alberto Zangrillo all’Adnkronos ha detto. “La terapia più efficace contro il coronavirus Sars-CoV-2? Si chiama medico di medicina generale. E spero che a questa figura sia riservato un ruolo di grande responsabilità e prestigio nelle sfide che in futuro la medicina ci proporrà”, ha spiegato Alberto Zangrillo, sottolineando l’importanza della medicina di territorio. Dunque ha spiegato il senso del suo messaggio: “Il mio vuole essere un messaggio di grande ottimismo. Chi vive in ospedale ha dei parametri monitor che consentono di capire prima se il tempo volge al bello. E questi sono per esempio la tipologia di pazienti che giungono in Pronto soccorso: quando vedi che le forme gravi sono drasticamente diminuite, inizi a sperare che le cose vadano meglio”.