A chi la Patria? Alla destra. Mughini: per forza, finché sentiremo cretinate sui generali in divisa
A Stasera Italia, la trasmissione su Rete4 condotta da Barbara Palombelli, lunedì sera si parlava di vaccini. D’obbligo la domanda sul generale Figliuolo: come sta andando la campagna di vaccinazione? E tutti a fare i complimenti al commissario scelto da Mario Draghi, che ha sostituito Domenico Arcuri. Eppure, chiosa la conduttrice, hanno preso in giro le sue medaglie. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci afferma: la medaglia a Figliuolo se va avanti così gliela darei io…
Palombelli introduce il tema della Patria nella ricorrenza del 24 maggio
Ma poi Barbara Palombelli fa capire dove vuole andare a parare. E’ la sera del 24 maggio, ricorrenza dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra. E si passa al tema della Patria. Possibile – chiede Palombelli – che a parlarne sia solo la destra? La Patria non dovrebbe essere di tutti? La domanda viene girata a Ricci che risponde che certamente sì, la Patria è di tutti.
Mughini: ho sentito tali cretinerie sulle divise e sui generali…
Ma poi nel dibattito irrompe Giampiero Mughini, al quale evidentemente non sono andate giù le parole di Michela Murgia sui generali e le divise. Mughini non la cita, ma si capisce che si riferisce a lei. “Ho sentito dire questa imbecillità, ‘quando vedo un generale mi insospettisco, mi turbo’… Tali cretinerie… la Patria è assolutamente di tutti e le divise dei generali comprendono anche quelli che hanno guidato le cariche della Prima Guerra mondiale, ci sono i soldati italiani morti, anche nelle battaglie perse”. Tutto questa, incalza Mughini, fa parte del sentimento nazionale. “Se no non sei italiano, sei della Thailandia…”.
Mughini anche di recente aveva sferrato un attacco a Michela Murgia
Non è la prima volta che Mughini prende di mira Michela Murgia. Ultimamente, nella sua rubrica su Dagospia, aveva scritto: “Di certo i posteri si faranno una strana idea del nostro tempo, stando al fatto che in cima ai saggi più venduti in questi ultimi mesi c’è stato un libro di Michela Murgia, sia detto senza voler offendere nessuno”.