Amministrative, centrodestra: “Pronti a battere Pd e M5S. Ovunque. I leader ufficializzeranno i nomi”

12 Mag 2021 18:52 - di Redazione
Centrodestra

Si è conclusa in un’atmosfera distesa la riunione tra i responsabili enti locali del centrodestra sulle prossime Amministrative. Erano presenti rappresentanti di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Cambiamo, Udc, Noi con l’Italia. In un “clima di grande collaborazione”, si legge in una nota congiunta, “si è avviato il confronto su tutti i Comuni che andranno al voto nella prossima tornata. È emersa la comune volontà di presentare agli elettori una coalizione compatta e unita, pronta a battere sinistra e Cinquestelle ovunque“.

Centrodestra: “Per le grandi città decideranno i leader”

“Per le città metropolitane -continua la nota- i leader ufficializzeranno il comune indirizzo  in una imminente riunione della coalizione. Per le altre città ai coordinatori di ciascuna regione spetterà  far giungere al tavolo nazionale degli Enti locali una loro comune valutazione”. Il tavolo tornerà a riunirsi il prossimo mercoledì. Sui nomi dei candidati l’ultima parola spetta ai leader delle forze del centrodestra che presto si vedranno per definire una linea comune sui candidati sindaci per le grandi città chiamate al voto in autunno. ”Per le città metropolitane -si legge in una nota congiunta diffusa al termine dell’incontro- il comune indirizzo verrà ufficializzato in una imminente riunione con i leader dei partiti della coalizione”. Tengono banco le decisioni che verrano prese su Roma e Milano: i no sia di Bertolaso sia di  Albertini per ora sembrano condizionare le scelte. Il primo ha respinto il pressing di Lega e Forza Italia, dopo avere lanciato dei segnali di apertura. Anche Albertini non dice un no netto ma è titubante. Da parte della leader di FdI la posizione è sempre stata chiara: è stata la Meloni ad invocare un tavolo di confronto da molto tempo. A breve, dunque, il rebus amministrative giungerà a soluzione.

Albertini: “Di definitivo c’è solo la morte”

Gabriele Albertini resta sulla sua posizione anche se ancora non esclude di ritirare il rifiuto finora pronunciato: “Ho scritto una lettera aperta piuttosto definitiva ed è difficile tornare indietro”, dice al Giornale. “Di definitivo – riconosce – c’è solo la morte. Nel 1997 ho detto di no per tre volte e alla quarta ho detto sì. Può sempre accadere qualcosa, la battuta che ho fatto sull’Arcangelo Gabriele che mi appare significa che può sempre cambiare qualcosa”.

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