Bertolaso: «Non mi candido». E colpisce duro: «A Roma la peggiore gestione dai tempi di Romolo e Remo»

19 Mag 2021 12:41 - di Redazione

“Grazie ma non mi candido”. Guido Bertolaso affida a Facebook il suo no definitivo alla corsa per il Campidoglio. Si dice lusingato dai tanti apprezzamenti e dal pressing per la candidatura alla successione di Virginia Raggi sotto la bandiera del centrodestra. Ma non basta, dice l’uomo del fare. Ex numero uno delle Protezione Civile e ‘salvatore’ dell’emergenza sanitaria in Lombardia, ribadisce la sua impossibilità a scendere in campo per guidare la Capitale.

Bertolaso: “Sono lusingato ma non mi candido”

“Arrivando in Lombardia ai primi di febbraio per contribuire alla campagna di vaccinazione, avevo chiarito fin da subito che non avrei potuto considerare altri impegni pubblici. Compreso – scrive il commissario straordinario per la campagna vaccinale in Lombardia –  il sogno di costruire un futuro migliore per la città più bella del mondo. Ridotta ad imbarazzante caravanserraglio dalla peggiore gestione dai tempi di Romolo e Remo”. Sulla drammatica e sconfortante amministrazione della sindaca grillina usa parole di fuoco. Ma non sarà lui a far ripartire Roma.

“A Roma la peggiore gestione dai tempi di Romolo e Remo”

“Ho ripetuto il mio diniego più volte e in diverse occasioni. Motivandolo con ragioni personali che hanno assoluta priorità. Sono lusingato dai continui e ripetuti apprezzamenti. E ringrazio quei concittadini che in vari modi mi esortano a cambiare idea, ma il mio futuro prossimo è già scritto lontano da Roma”. La partita è chiusa. Anche se la scorsa settimana non aveva escluso la discesa in campo a condizione di un accordo blindato. Smentita oggi categoricamente la possibilità che nelle ultime ore si era affacciata di un possibile ripensamento. Magari ispirato, come alcuni quotidiani avevano ipotizzato, da un intervento diretto di Silvio Berlusconi. Una mozione degli affetti. Che però ormai è fuori tempo massimo. Anzi Bertolaso chiedo rispetto e comprensione per la sua decisione. E ‘prega’  di evitare, da oggi in poi, “di coinvolgere il mio nome nel toto-candidati”. Ora il centrodestra lavora a un piano B. Una riflessione che Giorgia Meloni spera sia imminente. E che non venga affidata a dichiarazioni estemporanee sui media.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *