Brexit, venti di guerra sulla Manica per la pesca: Londra e Parigi schierano navi militari a Jersey
Forti tensioni tra Francia e Regno Unito dopo la Brexit. Lo scontro è sulla pesca nelle acque dell’isola britannica di Jersey, nel Canale della Manica. Londra ha inviato due motovedette da guerra della Royal Navy al largo della costa del Jersey. Tutto ciò dopo che un’ottantina di barche francesi si sono radunate nel porto di St Helier per protestare contro le norme applicate sui diritti della pesca dopo l’entrata in vigore della Brexit. Lo riporta il Guardian. Il giornale spiega inoltre che le due motovedette, l’Hms Severn e l’Hms Tamar, sono state schierate a un miglio dalla costa dell’isola di Jersey. Le due navi sono armate con cannoni progettati per proteggere da attacchi veloci e hanno due mitragliatrici sul ponte, ricorda sempre il Guardian. Anche le autorità francesi hanno inviato un pattugliatore per monitorare la situazione, ha aggiunto il Guardian.
Brexit, la Francia schiera un pattugliatore
Downing Street ha riferito che le navi pattuglia sono state inviate per “monitorare la situazione”. Dal canto suo, la gendarmeria marittima francese ha confermato la presenza di un pattugliatore di 32 metri Pcg Athos. Il mezzo si trova a otto miglia a nord dell’isola di Jersey per «monitorare la situazione e garantire la sicurezza delle persone in mare». Il governo del Jersey ha detto che il ministro dell’Ambiente Gregory Guida e quello degli Affari esteri Ian Gorst avrebbero aperto un dialogo.
Brexit, Johnson: «Una misura precauzionale»
«Una misura precauzionale». Così il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha definito l’invio delle due imbarcazioni. Secondo un portavoce, in una telefonata con il primo ministro del Jersey, John Le Fondré, Johnson ha ribadito il suo “inequivocabile sostegno” all’autorità dell’isola. Confermando che le due navi «rimarranno sul posto per monitorare la situazione come misura precauzionale». Funzionari dell’isola di Jersey sono intanto a colloquio con i pescatori francesi. Lo riporta la Bbc, spiegando che l’obiettivo è quello di risolvere la controversia. «È molto importante che siamo in grado di lavorare con quei pescatori per aiutarli a fornire le prove necessarie in modo che, se necessario, le loro licenze possano essere modificate», ha detto alla Bbc il senatore Ian Gorst, ministro delle relazioni esterne dell’isola di Jersey. «Come ho detto, è importante che rispondiamo alle minacce, ma la risposta a questa soluzione è continuare a parlare e mettere in campo la diplomazia», ha aggiunto.
Il dopo Brexit
Con l’entrata in vigore dell’accordo sulla Brexit, dal primo gennaio di quest’anno non è più valida l’intesa sottoscritta nel 2004 tra i pescatori bretoni, normanni e inglesi per spartirsi la zona di pesca delle isole del Canale della Manica, in particolare dell’isola di Jersey.