Clint Eastwood compie 91 anni. Le sue frasi cult contro Biden, Obama e il politicamente corretto
“Voi applaudivate Spike Lee e vi siete imbruttiti, io filmavo cose giuste e ora sono uno splendido novantenne”. Chissà se Clint Eastwood, che oggi compie 91 anni, la pensa come nella battuta fulminante immaginata dal giornalista e scrittore Marco Ciriello.
Di sicuro, l’attore, regista e produttore ne ha dette di frasi ancora più memorabili, soprattutto in ambito politico. Clint Eastwood per il cinema americano e internazionale è un mostro sacro tanto ammirevole quanto scomodo.
“Obama ha fatto piangere gli americani. Con lui 23 milioni di disoccupati”
Tanto per cominciare, a causa della sua posizione controcorrente. Eppure, lui stesso ha svelato che c’è una maggioranza silente, che ha il cuore che batte a destra. “Ci sono molte persone conservatrici, molte persone moderate, molti repubblicani, a Hollywood. Sono solo le persone conservatrici, per la natura stessa della parola, che non vanno in giro a sbandierarlo. Ma ci sono. Credetemi”.
Ecco, Clint Eastwood nella sua vita da battitore libero non ha mai avuto problemi a schierarsi anche contro il potente di turno. A cominciare dall’idrolatato Barack Obama. Alla convention repubblicana di Tampa nel 2012, l’attore e regista californiano mise in scena un monologo rivolgendosi all’allora presidente Barack Obama, parlando con una sedia vuota. «Se avessi qui il presidente Barack Obama, gli farei due o tre domande».
Clint Eastwood sugli artisti di destra: “Siamo tanti, ma non lo sbandieriamo”
«Quando il signor Obama ha vinto le elezioni e, anche se non ero un grande sostenitore, tutti dicevano: “Sì, possiamo”. Ho solo pensato che fosse fantastico. Tutti piangevano per la gioia. Oprah Winfrey stava piangendo. Stavo piangendo persino io. Non ho pianto così tanto da quando ho scoperto che con Obama abbiamo avuto 23 milioni di disoccupati in questo Paese».
Non che la considerazione per Biden sia superiore. «Sappiamo tutti che Joe Biden è la mente del Partito democratico. È solo una specie di sorriso con un corpo dietro». Insomma, un modo arguto per dire che dietro il sorriso del presidente dem c’è il nulla.
Inutile dire che la vittoria di Donald Trump non era dispiaciuta a Eastwood, anche se non lo ha mai esplicitamente appoggiato. Come quando, a precisa domanda, aveva risposto. «Non è un endorsement per Trump. Ma bisogna anche smetterla di essere schiavi del politicamente corretto. Questo non si può dire, questo non si può fare». E qui la standing ovation è d’obbligo, anche da questa parte dell’Oceano. Buon compleanno, vecchio, inarrivabile Clint.