Comunali, ultima chiamata per Bertolaso a Roma. E sul piano B impazza il totonomi

18 Mag 2021 15:58 - di Viola Longo
bertolaso roma

In attesa del vertice dei leader sulle amministrative, prosegue il pressing del centrodestra su Guido Bertolaso per Roma. La speranza è che «accetti la richiesta di un centrodestra unito», ha ribadito oggi Antonio Tajani. Secondo alcune indiscrezioni, per convincere l’ex capo della Protezione civile si punta su un intervento di Silvio Berlusconi. Nel frattempo,però, impazza il totocandidati per l’eventuale piano B che, secondo alcuni osservatori, vedrebbe in pole Giulia Bongiorno. Anche per Milano fioccano ipotesi, mentre il centrodestra si misura con la scelta di un nome alternativo dopo il no di Gabriele Albertini.

Il pressing su Bertolaso a Roma e la carta Berlusconi

È stato Mario Ajello sul Messaggero ad avanzare lo scenario della «mozione degli affetti» affidata a Berlusconi per convincere Bertolaso ad accettare la candidatura Roma. Il leader azzurro, che dovrebbe essere collegato al vertice sulle amministrative via zoom, potrebbe effettivamente fare presa sul vecchio amico, che nei sondaggi risulta ampiamente favorito su tutti. Nel caso però neanche l’intervento del Cav dovesse funzionare, il centrodestra si prepara al piano B. Qualche giorno fa Ignazio La Russa, parlando di Roma e Bertolaso, aveva detto che «nel caso in cui non accettasse ci sarebbe un altro nome». Rifiutando però di dire quale fosse e dare qualsiasi tipo di informazione sul profilo.

Meloni: «Se Bertolaso declina, Salvini convochi il tavolo»

«Che Bertolaso non accetterà» la candidatura a sindaco di Roma per il centrodestra «ancora non è notizia», ha ricordato Giorgia Meloni. «Gira questa voce, ma ci siamo scambiati sms qualche giorno fa. Non ha ancora declinato, quindi aspetterei», ha aggiunto la leader di FdI, intervenendo alla trasmissione Oggi è un altro giorno su Rai 1. «Se Bertolaso dovesse declinare come ha declinato Albertini – ha quindi aggiunto – penso che ci si debba vedere. Confido che Salvini convochi un tavolo nei prossimi giorni. Francamente penso che sia più intelligente fare questo dibattito lì piuttosto che farlo via media, perché – ha avvertito Meloni – qualsiasi sia il candidato, di nomi autorevoli ce ne sono tanti, con questo battage si logorano».

Giulia Bongiorno in pole nel totonomi, ma lei frena

Nelle ultime ore un nome che ha preso a circolare con insistenza è quello di Giulia Bongiorno. Per la verità non è un’ipotesi del tutto nuova. E, anzi, da un anno e mezzo a questa parte di tanto in tanto torna in voga. Resta da capire però cosa ne pensi la diretta interessata. «Amo Roma, il resto è pura fantasia», ha twittato oggi Bongiorno, evidentemente con l’intenzione di mettere un freno, se non alla candidatura, almeno alle voci che la circondano.

Gasparri: «Non mi autocandido, ma non mi sfilo»

Un altro nome che circola è quello di Maurizio Gasparri, senatore e coordinatore romano di Forza Italia. «Tutte le volte che ci sono elezioni comunali, provinciali, regionali, il mio nome viene evocato. L’importante – ha spiegato – è che la coalizione sia unita e che abbia un candidato di qualità. Non possiamo certo partecipare con controfigure». «Né mi autocandido, né mi sfilo», ha quindi sottolineato Gasparri, aggiungendo che «è ancora tutto in alto mare».

La partita su Milano

Altra partita cruciale è quella di Milano, dove il centrodestra ha dovuto incassare il no di Albertini. Anche qui circolano diversi nomi. Lo stesso ex sindaco ne ha avanzato uno: Fabio Minoli, 60 anni, tra i fondatori di Forza Italia, tornato al suo lavoro di manager dopo essere stato consigliere regionale e deputato azzurro. Gli stessi ambienti forzisti, però, si mostrano cauti. «È interessante», ha commentato Tajani, ricordando però che in campo c’è anche il nome di Maurizio Lupi. «Troveremo un candidato o una candidata che ci consenta di raccogliere più consensi possibile, andando anche oltre i confini del centrodestra», ha quindi aggiunto il coordinatore azzurro. Anche per Milano comunque circolano altri nomi, da Paolo Maldini alla sondaggista Alessandra Ghisleri, fino a quello già emerso da un po’ del manager Riccardo Ruggiero. Dunque, tutto resta possibile con una certezza, ribadita da Tajani: «Deciderà il centrodestra nel suo insieme».

 

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