Festa della mamma, Meloni: “Auguri alle implacabili combattenti di un’Italia che non le difende”
Festa della mamma, il messaggio di Giorgia Meloni vola sul web: «Auguri alle tenere e implacabili combattenti di un’Italia che non le difende». Un omaggio e un auspicio di riconoscenza, quello affidato ai social dalla leader di Fdi, e che rende giustizia alle tante mamme di casa nostra che la giornata di oggi celebra e ricorda. Quelle impegnate sul doppio fronte del lavoro e dalla famiglia. Quelle il cui ruolo, troppo spesso, una politica insidiosa e fintamente buonista, tende a omologare e a rinnegare in sigle e numeri unisex intestati alla propaganda gender. Ebbene, in queste ore la festa entra nel vivo dei suoi festeggiamenti. Che cadono nella seconda domenica di maggio, mese in cui la Chiesa ricorda Maria. Un appuntamento fissato in calendario già durante il fascismo, che istituì la Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo. Un momento di riconoscimento e di tributo che, a partire dal 1933, si celebrava il 24 dicembre quando alle donne che avevano più bambini, venivano riconosciuti premi per la dedizione. Il sacrificio. Il merito maturati sul campo della cura e della educazione dei figli. Esattamente il contrario di quanto accade oggi.
Essere mamme negli anni del “gender”, della “cancel culture” e di un welfare appena abbozzato
In anni in cui teorie gender e una dissennata politica mirata a “fluidificare” le differenze valoriali e intestata ai dogmi Lgbt, come ai dettami della incombente “cancel culture”, tendono a mistificare, rinnegare e ridimensionare l’importanza e l’unicità del ruolo delle donne e delle madri. Un compito che, sempre più spesso, una distratta e decisamente non esaustiva politica sul welfare, governo e istituzioni pubbliche e private non arrivano ad agevolare, complicando, o addirittura disattendendo, quella che è diventata per le mamme lavoratrici un’impresa quasi impossibile: la conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro. Una complicazione che, nei lunghi mesi di emergenza sanitaria e di lockdown, è arrivata al suo culmine critico.
Festa della mamma, l’augurio di Giorgia Meloni
In questo senso, allora, l’augurio di Giorgia Meloni a tutte le mamme e il tributo al ruolo e compito che svolgono, sottolinea più di tante altre parole, combattività e amore. Imprescindibili coordinate di riferimento di ogni mamma che abbia a cuore i propri figli. «Auguri a tutte le mamme, tenere e implacabili combattenti, in questa Italia che non le difende, dimenticando che deve loro moltissimo», scrive su Facebook Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia. Parole dal forte richiamo sociale che, riecheggiando sui social proprio in queste ore di festeggiamenti e iniziative celebrative, lasciano il segno.
La politica non deve lasciare sole le mamme: riparta dalla famiglia
E ancora. Anche Simona Baldassarre, medico, europarlamentare della Lega, Responsabile del Dipartimento Famiglia del Lazio, si unisce al coro di auguri e di auspici con parole emblematiche di un messaggio che recita: «Libera di essere mamma e non genitore 1 o 2. Liberi i nostri figli di festeggiarci. Anche perché, col Ddl Zan, quella di oggi potrebbe essere l’ultima festa della mamma. Proprio oggi, in occasione del 9 maggio è importante, invece, ricordare il ruolo, la forza, la capacità di cura, sacrificio e accoglienza di milioni di madri italiane. Durante il lockdown si sono sacrificate, hanno saputo reagire, sostituendosi perfino alla scuola. Sono state il vero ammortizzatore morale della società. La politica non deve lasciarle sole. Le donne oggi, non possono dover scegliere ancora tra lavoro e famiglia. Ci vogliono sostegni veri e provvedimenti di lungo respiro. Se riparte la famiglia, riparte l’Italia»…