Francia, ucciso l’aggressore della poliziotta: era radicalizzato. La rabbia di Marine Le Pen
Dopo una imponente caccia all’uomo, durata alcune ore, è stato fermato l’uomo che stamattina in Francia, a La Chapelle-sur-Erdre vicino a Nantes, ha ferito gravemente, accoltellandola, una poliziotta all’interno del commissariato locale. Ndiaga Dieye, morto a seguito delle ferite riportate in uno scontro a fuoco con la gendarmeria, secondo quanto riferito dall’emittente Bfmtv, era uscito dal carcere qualche mese fa. Fonti della polizia, citate dalla tv francese, hanno anche chiarito che durante la detenzione, durata diversi anni per vari reati, si era radicalizzato e praticava l’Islam «rigoroso».
L’aggressore della poliziotta in Francia era radicalizzato
All’uomo, che era nato a Saint Nazaire nel 1982, in carcere era stata anche diagnosticata una forma di schizofrenia e le prime informazioni dopo la cattura parlavano, infatti, di soggetto noto per disturbi psichiatrici. Successivamente si è appreso che era iscritto nel fascicolo per la prevenzione della radicalizzazione islamica.
L’assalto al commissariato e la caccia all’uomo
L’aggressore ha fatto irruzione nel commissariato della polizia locale, colpendo più volte con un coltello la poliziotta e sottraendole poi la pistola d’ordinanza, con la quale si è dato alla fuga. Immediatamente la gendarmeria nazionale tramite alcuni messaggi su Twitter ha invitato i residenti a «evitare l’area» e a «seguire rigorosamente le istruzioni della polizia». La caccia all’uomo ha impegnato circa un’ottantina di gendarmi, oltre a tre squadre cinofile e un elicottero. La polizia ha ritrovato l’auto dell’aggressore a Loire-Atlantique, coinvolta in un incidente. Nelle fasi della cattura l’aggressore della poliziotta ha sparato contro i gendarmi e tre di loro sono rimasti lievemente feriti.
Marine Le Pen: «Il governo deve rispondere»
Il ministro degli Interni, Gerald Darmanin, che si è recato immediatamente a La Chapelle-sur-Erdre, si è congratulato con la gendarmeria per aver «neutralizzato l’individuo sospettato dell’accoltellamento». Marine Le Pen ha commentato sottolineando che «dobbiamo combattere questa barbarie e non abituarci mai, assolutamente mai, a questo». E ponendo una domanda: «Come può un individuo noto per la radicalizzazione, noto per dare la caccia ai poliziotti, stare fuori, libero di fare del male?». «Il governo – ha avvertito la leader del Rassemblement National – deve fornire risposte su questa situazione intollerabile».
Il precedente di un mese fa
L’aggressione di La Chapelle-sur-Erdre arriva a poco più di un mese da quella molto simile al commissariato di Rambouillet, a una sessantina di chilometri da Parigi, nella quale è rimasta uccisa una funzionaria amministrativa di 49 anni. L’uomo, che anche in quel caso è morto per uno scontro a fuoco con la polizia, era arrivato in Francia dalla Tunisia nel 2009 e nel 2019 aveva ottenuto la regolarizzazione.