Giustizia fai da te a Scampia: la folla aggredisce un presunto pedofilo. Il linciaggio finisce sui Social (video)
I numerosi video sono diventati rapidamente virali e hanno pochi precedenti. Come riferiscono le forze dell’ordine, la vicenda è tutta da chiarire. Le drammatiche immagini del linciaggio arriva dal problematico quartiere napoletano di Scampia.
Un presunto pedofilo è stato picchiato selvaggiamente e quindi gettato in in un cassonetto dell’immondizia. La gente del quartiere, inferocita, si è scatenata contro l’uomo, accusato di aver molestato un minore.
“Il linciaggio è stato organizzato”
Molti abitanti di Scampia si sono riversate in strada, filmando le scene del linciaggio e postando tutto sui social. L’uomo è stato picchiato e insultato dai presenti, con la punizione finale nel cassonetto della spazzatura. La polizia è intervenuta sottraendo l’uomo dalla furia della folla e caricandolo su un mezzo del 118. Non senza difficoltà: c’è voluto del tempo, infatti, per vincere l’assedio della folla e riuscire a portare via l’uomo: Con straordinario sangue e freddo gli agenti hanno evitato che la situazione degenerasse ulteriormente e, lasciando l’aggredito all’interno, hanno spinto il contenitore in un zona più sicura, dove finalmente l’uomo è stato trasferito in un’ambulanza.
Giustizia fai da te a Scampia
Al momento, secondo gli inquirenti, gli abusi sul minore non sono provati. Non sarebbe stato l’unica vittima della spedizione punitiva. Anche un 36enne e una 28enne che abitano nella Vela Celeste sono stati picchiati selvaggiamente. L’uomo che del video è un loro parente (il fratello di lei). Quest’ultimo, secondo la gente della zona, è accusato di essere un pedofilo. I figli della coppia, tre bambini che sono stati subito condotti nell’ospedale pediatrico della città, i cui medici hanno trovato tracce di possibili maltrattamenti (delle ecchimosi) ma hanno invece escluso del tutto l’ipotesi di una violenza sessuale.
Rimangono da comprendere l’origine delle aggressioni. Infatti, come ha osservato un poliziotto di lungo corso a La Stampa: «Che la folla reagisca emotivamente a qualcosa che è appena successo davanti a suoi occhi è una cosa, ma due spedizioni punitive “a freddo” sono un’altra cosa. Bisogna capire se c’è qualcuno dietro questa singolare “rivolta”».