Grillo, dopo il video sul figlio Ciro diventa il leader meno gradito: la sua popolarità scende al 6%

7 Mag 2021 8:17 - di Riccardo Angelini
Grillo

Beppe Grillo precipita in fondo alla classifica sulla popolarità dei leader. E’ lui adesso il meno gradito agli italiani, scavalcando anche Matteo Renzi. La notizia, rilanciata da Libero, è dell’istituto Ipsos. Se il comico è in caduta libera nella classifica del gradimento lo si deve al video-boomerang in cui difende il figlio Ciro dall’accuso di stupro. Prima, la popolarità di Grillo oscillava tra il 20-25 % e non era mai scesa sotto la soglia critica del 10%. Ora si trova al 6%.  Cioè, politicamente, per Grillo è finita.

Grillo, dopo il video peggioramento drastico dell’immagine

“I giudizi degli intervistati-Ipsos – scrive Filippo Facci su Libero – hanno registrato un peggioramento repentino quanto drastico. Un precipizio. E siamo al citato e misero 6 per cento: un consenso che registra un’impopolarità scaturita anche dall’interno del suo partito, dove a vederlo positivamente resta uno scarno 15-16 per cento contrapposto a un sostegno a Giuseppe Conte che sfiora il 95 per cento. Ed è incredibile, perché il dato dà ragione a chi ritiene che la molteplice crisi dei Cinque Stelle potrebbe essere risolta da uno come Conte (se ne prendesse saldamente e velocemente in mano la leadership politica) accompagnandosi a un progressivo oscuramento della figura del fondatore, figura più distruttiva che divisiva”.

Gli italiani hanno usato quel video per scrollarsi di dosso il grillismo

Alle ragioni che fanno ritenere che la visione grillina della politica sia al tramonto si uniscono quelle etiche e d’immagine relative al video sul figlio Ciro. Lì, in quel video, Grillo ha mostrato tutti i suoi difetti di italiano piccolo piccolo. Per questo – tira le somme Filippo Facci – gli italiani lo hanno utilizzato come “scusa” per abbandonare il grillismo. “Quel discorso infelice è parsa forse un’opportunità o una scusa per archiviare una lunga sbandata politica  e assolvere se stessi dopo aver sostenuto il nulla del grillismo per anni, rivelatosi inconsistente come non mai”.

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