II piccolo Eitan è fuori pericolo, lascia la rianimazione. La lettera-preghiera della zia Aya
Il piccolo Eitan non è più in pericolo di vita. Il bimbo di 5 anni, unico sopravvissuto alla strage del Mottarone nella quale ha perso i genitori e il fratellino, ce l’ha fatta. E lascerà la terapia intensiva nelle prossime ore. “Le condizioni sono in significativo miglioramento e questa sera la prognosi è stata sciolta”, si apprende dai medici dell’ospedale Regina Margherita di Torino. Dove il piccolo è ricoverato dal giorno del maledetto schianto della funivia che ha causato la morte di 14 persone.
Eitan è fuori pericolo. Lascerà la rianimazione
“È in costante miglioramento sia dal punto di vista del trauma toracico sia dal punto di vista del trauma addominale”, si apprende da fonti mediche, “nella giornata di domani il bambino uscirà dalla Rianimazione e sarà trasferito in un reparto di degenza”. Lo scorso 28 ottobre le prime incoraggianti notizie, dopo che si era temuto il peggio. Eitan Moshe Biran si era risvegliato. Chiedendo dove fossero i suoi genitori. “Ho male alla gola”, aveva detto poi. Prima di riconoscere la zia Aya accanto a lui.
La zia Aya: faremo di tutto per realizzare i suoi sogni
«Faremo di tutto perché i sogni di Eitan diventino realtà. Vogliamo giustizia, quello che è successo sul Mottarone si poteva evitare». Così Aya, la zia del piccolo Eitan, che affida le sue parole e i suoi pensieri a una lettera letta durante la preghiera, in ricordo di suo fratello Amit, di sua cognata Tal e dei bisnonni, precipitati nei boschi del Mottarone. “Mio Amit, mio piccolo fratellino, mia amata Tal-Tal e nostro Tomi-Tom. Non ho parole per descrivere quanto ci mancherete». Inizia così il messaggio, che ripercorre gli anni felici trascorsi in Italia con suo fratello e la sua famiglia.