Il compagno Fedez ci sa fare con gli affari: altro che rap, il business è su smalti per gay e lezioni da influencer
Fedez, il classico self made man che il business social e un matrimonio kolossal con Chiara Ferragni – l’influencer più famosa, seguita e clikkata del pianeta – hanno promosso a imprenditore a tanti zero. Un patrimonio societario, quello riconducibile al rapper, che l’ultima svolta a sinistra conclamata da sfuriate video e telefonate postate in rete, va rimpinguarsi ad ogni nuovo attacco politically correct. Una propaganda anti-Salvini e contro la Rai, soprattutto, che ora si declina al gender. Ora al populismo grillino, che va a rimpinguare la cassaforte dei Ferragnez (non a caso un neologismo già entrato nella Treccani). E ad accreditare, di post in post, di storia in storia, l’immagine del nuovo profeta Lgbt. Sponsor del Ddl Zan come tanti colleghi vip del suo calibro. Icona della sinistra radical chic. Lui, Federico Lucia, in arte Fedez, che nasce come il ribelle del rap di Buccinasco. Che l’ex premier Conte ha promosso a nume tutelare e consigliere speciale della lotta alla pandemia. E che oggi vanta un giro di affari riconducibili a società e brand che lo ricoprono d’oro e di gloria social.
Fedez, ci sa fare con gli affari: ecco il business online del rapper di Buccinasco
E allora, con una intera pagina dedicata al business Ferragnez, La Verità ricostruisce oggi, tra visure camerali e assetti societari, il patrimonio della celebre coppia che gestisce un impero, forte di 36 milioni di sudditi tra follower e società disseminate in vari settori imprenditoriali, tutti fedeli a un’immagine: quella osannata dai buonisti dem e che, scrive il quotidiano diretto da Belpietro, si nutre quotidianamente di «fama, soldi e potere». E, perché no? Di credibilità politically correct. Dunque, riferisce l’inchiesta giornalistica citata, «alla famiglia del cantante, conduttore e testimonial sono riconducibili cinque società: Zedef, Autoscontri, Zdf, Doom Entertainment e N-App. Le prime quattro sono guidate da Annamaria Berrinzaghi, detta Tatiana: nata 56 anni fa a Genova, madre onnipresente».
Fedez, il giro d’affari di un impero da36 milioni di follower e ricche società
«Nell’ultima srl della lista, invece – prosegue La Verità – amministratore unico è Franco Lucia, padre dell’artista. Fino al 2017, i tre, direttamente o meno, detenevano tutte le quote delle aziende. Ma poi, dopo la rottura artistica e societaria con J-Ax, i Lucia hanno riorganizzato gli affari. A partire dalla capogruppo: Zedef, palindromo del nome d’arte del talentuoso figliolo, che gestisce diritti e business musicali. Tutte le quote della società, il 7 luglio 2017, sono state trasferite a una spa con sede a Milano, in Foro Bonaparte: Carini fiduciaria». Non solo. Visure camerali alla mano, il quotidiano diretto da Belpietro risale alla proprietà di Zedef, con sede legale solidamente fissata in via Monte Pollino a Rozzano, e che vede nelle vesti di amministratrice unica dell’azienda la madre del rapper.
Società floride con ricavi in crescita amministrate in famiglia
Società floride che, secondo l’ultimo bilancio approvato e indicato da La Verità, «registra ricavi in crescita, a poco meno di 3,8 milioni. Zedef possiede pure il 60 per cento di N-App, azienda che l’affianca nell’attività gestionale. Le altre quote sono in mano a Lucia senior, che è anche amministratore unico. Ma la palindromica società, sempre tramite Carini fiduciaria, detiene Zdf – prosegue il servizio – vero termometro del giro d’affari che ruota attorno a Fedez. Negli ultimi bilanci pubblicati, i ricavi sono quasi raddoppiati: da poco più 4 milioni a oltre 7 milioni nel 2019. Zdf, a sua volta, ha il 49 per cento di Doom entertainment, fondata l’anno scorso. Core business: scovare, lanciare e gestire «performer, influencer e youtuber». Insomma, nuove Ferragni e novelli Fedez. Un’impresa avventurosa che, a detta del primo bilancio appena chiuso, avrebbe già fatto incassare alla celebre coppia 7 milioni di ricavi.
Dalla musica alla tv, fino… allo smalto da unghie per uomo: sempre strizzando l’occhio al Ddl Zan
E poco importa se la carriera musicale di Fedez langue, anche a causa del Covid. Tanto c’è la tv: quella che vede il rapper in veste di giurato in coppia con la Maionchi, dietro il bancone di X Factor. O, per citare l’ultimo successo, condiviso sempre con la vulcanica Mara, alla conduzione di Lol su Amazon Prime. Ma la vera fabbrica del sogno e del guadagno resta sempre Instagram. Tanto che, nella classifica di Hopper Hq, sito che analizza i social media, Fedez svetta all’ottantaquattresimo posto tra le celebrità su Instagram meglio pagate del mondo: 31.000 dollari a post. L’ultimo munifico post? Quello su uno smalto da uomo, con Federico testimonial doc protagonista di stories in cui mostra orgoglioso mani multicolor. La didascalia? Ovviamente un must: il rimando al Ddl Zan, manifesto programmatico degli omosessuali, probabili acquirenti dell’ultimo prodotto reclamizzato...