Il “nuovo” Salvini non dimentica rosario e credo: e a Fatima raccomanda l’Italia alla Madonna
Salvini vola a Fatima per raccomandare l’Italia al Sacro Cuore di Maria. E subito riparte il tormentone su Salvini e le invocazioni alla Madonna, come sullo snocciolamento delle perle del rosario dal palco di un comizio, se non nelle aule del Senato… Lo ha annunciato proprio ieri sera in collegamento con Rete4 dove, da Stasera Italia, Salvini ha confermato la partenza di oggi per Fatima. Ci vado – ha detto il leader del Carroccio – per consacrare non me, che sono un moscerino, ma l’Italia». Un viaggio dai molteplici risvolti, personali e politici, su cui è già partito lo sfottò dei detrattori dell’ex ministro, tornati come nei mesi scorsi puntualmente a ironizzare sulla religiosità dell’esponente leghista e sul suo ricorso al tema e al Crocifisso. Tanto per dirne una, l’edizione online dell’Huffington Post titola il suo servizio sulla trasferta «Salvini va a farsi benedire a Fatima»…
Salvini a Fatima, passando per la devozione alla Madonna e il culto del rosario
Del resto, non si contano più le dirette Facebook di Salvini contro la proposta di rimuovere il crocifisso dalle aule scolastiche e dagli uffici pubblici. E come dimenticare i comizi affrontati snocciolando le perle di un rosario. Lo stesso che il segretario leghista stringeva forte nelle mani nelle ore infuocate dell’addio al governo gialloverde e degli scontri con l’ex premier Conte. Quando, proprio a Palazzo Madama, l’avvocato del popolo rimproverava all’ex ministro del Carroccio l’uso di simboli religiosi durante i comizi di partito. E il vicepremier di allora replicava alzando le spalle e allargando le braccia. Salvo poi, mentre Conte riprendeva con le invettive, tirare fuori dalle tasche la sacra corona per baciarla di soppiatto.
Salvini, Fatima, la Madonna, il rosario: dagli sbeffeggi social all’aggressione fisica di Pontassieve
Il rosario e le preghiere che ancora prima, all’indomani delle elezioni Europee che nel 2019 hanno visto la Lega imporsi come primo partito italiano, tv e stampa immortalavano in foto e fermo-immagine di Salvini che bacia le perle della collana sacra. «Ringraziando chi è lassù» per i risultati conseguiti. Scatti e parole che hanno fatto il giro del mondo sul web. Un episodio inaugurare, che avrebbe anticipato polemiche politiche e aggressioni fisiche. Le prime, stigmatizzate per esempio in un comizio a Torre del Greco (Napoli), dove a settembre del 2020 Salvini ricevette in dono un crocifisso di corallo da alcuni sostenitori, ringraziando pubblicamente con un bacio al ciondolo dal palco. Le seconde, riassunte emblematicamente dai fischi ricevuti in un altro incontro di piazza, stavolta a Pontassieve, al termine del quale una contestatrice gli si scaraventò addosso, strappandogli il crocifisso dal collo e urlandogli contro maledizioni e makumbe.
Salvini a Fatima, con o senza rosario, è lì per “raccomandare” l’Italia alla Madonna
Un’avversione, quella scatenata contro il Salvini religioso praticante, a cui il leader della Lega ha sempre risposto evangelicamente: porgendo l’altra guancia e confidando nella Madonna. A loro, anche oggi, con buona pace di chi sbeffeggia e ironizza, Salvini da Fatima torna a rispondere con questa ultima incursione nel sacro. Rilanciando, proprio da Fatima: «Per me è una gioia, un’emozione. Ho consacrato anche la salute, il futuro, la serenità del mio popolo al cuore immacolato di Maria. Questo è un luogo sacro, non esiste politica. Non esiste lavoro. Non esiste vita senza valori, dal mio punto di vista senza fede. Sono per la libertà religiosa, di pensiero, di parola. Dò rispetto, ma chiedo rispetto. L’Europa è nata qua, su questi valori può crescere, può guarire, può prosperare», ha infatti affermato il segretario della Lega, al termine di una visita al santuario di Fatima.
L’importanza delle radici religiose e culturali per costruire le ali di una nuova società, di un nuovo modello Ue
Un discorso, quello di Salvini, che insiste sull’importanza delle radici religiose e culturali alle quali attingere per costruire le ali di una società forte e di un nuovo modello europeo. «Noi parliamo ai cuori. Alle teste. Alle donne e agli uomini. Ognuno – ha aggiunto il numero uno del Carroccio – ragiona con la sua testa. Prega con il suo cuore. E vota con la sua mano. Non veniamo a chiedere o a togliere niente a nessuno – prosegue Salvini –. Però testimoniano la nostra fede e ci tengo a farlo anche con le mie opere».
Ue, Salvini rilancia «l’unione di centrodestra per difendere valori altrimenti spadroneggiati dalla sinistra»
«Non voglio convincere o costringere, voglio ragionare», incalza Salvini nel suo discorso da Fatima. Perché «insieme si vince, uniti si vince. Se ognuno va per suo conto si perdono energie e valori». E oggi, alla luce di una nuova immagine legata all’ingresso nel governo di coalizione. Oggi, che Salvini si presenta filo Draghi, meno populista, e non più anti-europeista, Salvini ricorre alla sua devozione alla Madonna per indicare un comune denominatore tra le istanze di ieri e i nuovi propositi odierni.
«Penso che un’unione del centrodestra sia il modo migliore per servire l’Italia e l’Europa»
A proposito dei quali, in un altro dei passaggi del suo intervento da Fatima, rileva: «Penso che un’unione del centrodestra, dei Liberali, dei Repubblicani, dei Conservatori, degli Identitari, sia in Italia che in Europa, sia il modo migliore per servire l’Italia e l’Europa. Per rimettere al centro la donna, l’uomo, la famiglia. La cultura, le radici, il lavoro. La bellezza e la sicurezza. Altrimenti c’è la sinistra. E l’estrema sinistra, che spadroneggiano. Che perdono le elezioni, ma poi governano in Parlamento, Non si può…».