Il ritorno del professor Galli: “Guardate che il virus circola ancora, tanta gente si sta infettando”
Il Galli, per qualcuno il Gufo, è tornato. “Gli italiani hanno imparato una lezione e io faccio un appello alla politica: non facciano della mascherina un feticcio. Molto meglio avere tutta una serie di altri concetti per parlare di maggiore libertà, di movimento possibile, piuttosto che porre l’attenzione su: ‘mascherina si, mascherina no'”, ha detto oggi il professor Massimo Galli, direttore Malattie Infettive all’ospedale Sacco di Milano, ad Agora su Rai 3.
“Guardate che il virus gira ancora parecchio – ha spiegato – secondo me il parametro su cui decide sulle zone bianche è un po’ ballerino. Perché c’è tanta gente che ha infezioni asintomatiche tra i giovani, in questo momento. Gente che quindi non va a farsi il tampone. E qualche volta c’è una certa disaffezione verso i tamponi”, è la sentenza del professore milanese sempre molto pessimista.
Le profezie nefaste del professor Galli
“Vaccinare anche bambini e adolescenti, e adesso si potrà fare sugli adolescenti, è importante per togliere al virus la possibilità di circolare”, ha aggiunto, commentando l’attesa pronuncia di oggi dell’Ema per il via libera al vaccino Pfizer per i ragazzi dai 12 ai 15 anni.
“Piaccia o non piaccia – ha insistito il professor Galli – i giovani rappresentano un serbatoio importante per questo virus, meno colpiti dal punto di vista della gravità dei quadri clinici, meno facili da infettare certo. Però ultimamente girano varianti che causano infezioni alla grande tra i ragazzi e tra i bambini, per quanto asintomatiche. Infezioni che mantengono in circolo il problema. Siamo lontani dalla mitica immunità di gregge”, ha concluso.
Difficile fare le vaccinazioni in vacanza
“La campagna vaccinale ha comportato quella che io ritengo essere davvero una svolta, che non sarà temporanea. La nostra relazione con il Covid sarà diversa nei prossimi mesi. Non abbiamo una soluzione completa del problema, che va risolto a livello globale se lo vogliamo lasciarlo alle nostre spalle. Ma abbiamo un andamento che rende meno pesante l’ingerenza della malattia sul nostro quotidiano e la prospettiva che la ripresa sia un fatto concreto”. Massimo Galli vede difficilissima “la possibilità di vaccinare in vacanza”. Ma “vedo la possibilità di una notevole confusione se non si riesce a organizzare le cose come si deve”. E’ però una “cosa non impossibile in una società moderna ed organizzata “. In ogni caso, per Galli, per garantire la vaccinazione in vacanza “i tempi sono brevi e le procedure dovrebbero essere standardizzate bene. Se salta fuori qualcuno o qualcosa che si rivela capace di farlo molto volentieri. Ma bisogna garantire tutto questo senza confusioni e senza dilazioni o rinvii inutili e teoricamente pericolosi”.