Inferno in casa: denuncia il marito. Botte, offese e abusi pure in gravidanza: lo scempio davanti i figli
Pretendeva che la moglie si sottomettesse suo volere. Assecondasse ogni suo desiderio come fosse un ordine, imposto con la violenza e l’umiliazione fisica e psicologica. E poco importava che la donna fosse in gravidanza. Prostrata da uno stato continuo di terrore e di maltrattamenti. Così come non faceva la minima differenza se i sei figli della coppia fossero presenti o meno in quel teatro della ferocia che era diventata quella casa: fin dall’inizio del matrimonio, contratto nel 2009, oltre a maltrattarla. Violentarla. Minacciarla. Offenderla. Imporle le decisioni e renderle la vita impossibile a causa della gelosia morbosa e possessiva, l’aguzzino ha impedito a sua moglie di svincolarsi da quella morsa dell’orrore. Anche impedendole di rendersi autonoma dal punto di vista economico. Precludendole ogni possibilità lavorativa. E privandola del conto corrente dove i familiari della vittima le versavano periodicamente il denaro. Alla fine la donna, nei primi giorni di marzo, si è rivolta a un centro antiviolenza di Manfredonia: e ha denunciato il marito ai carabinieri.
Denuncia il marito: botte e abusi continui: lo scempio anche davanti ai figli
Così nei giorni scorsi, come riferisce l’Adnkronos in un ampio ed esaustivo servizio sul caso, i militari di Mattinata, in provincia di Foggia, hanno arrestato il 41enne I.G. per maltrattamenti in famiglia e ripetute violenze sessuali. Un fermo che le forze dell’ordine hanno eseguito in virtù dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale del capoluogo dauno. L’uomo, a cui le autorità avevano già imposto la misura di prevenzione dell’avviso orale e noto alle forze dell’ordine poiché ritenuto autore di diversi reati e per aver gestito un lido balneare privo di autorizzazioni, avrebbe sottoposto «a gravi e perduranti maltrattamenti fisici e psicologici la moglie 39enne». Una donna originaria della Repubblica Ceca, che il suo aguzzino avrebbe anche costretto, mediante violenze fisiche e morali, a subire rapporti sessuali non protetti. Obbligandola a gravidanze imposte con la violenza e la sopraffazione.
Un inferno casalingo fatto di minacce e di umiliazioni fisiche e psicologiche
Lui pretendeva che, in quanto moglie, la donna assecondasse sempre le sue volontà. Tanto che i maltrattamenti sono proseguiti anche durante i periodi in cui la donna era in stato di gravidanza. E, nel tempo, hanno interessato anche i sei figli minorenni della coppia, di età compresa tra i 4 ed i 15 anni. I ragazzi infatti, oltre che spettatori delle offese dirette alla madre, sarebbero anche stati costretti a subire reiterate violenze sul piano verbale e fisico. Maltrattamenti caratterizzati, in particolare, da umiliazioni e minacce. A quanto risulta all’Adnkronos, infatti: l’uomo avrebbe costretto tutti, sia la donna che i sei figli, a rinunciare alla propria autonomia e indipendenza personale ed economica.