“Io sono Giorgia” al top nelle vendite: tiratura record da 100mila copie. E ora la sinistra andrà ai matti
“Io sono Giorgia” è un successo editoriale. I numeri sono stellari. In soli 10 giorni dall’uscita il libro della leader di FdI per i tipi della Rizzoli è balzato al secondo posto della classifica dei libri più venduti della settimana. Nella top ten stilata da Nielsen il libro, sugli scaffali dall’11 di maggio, è infatti secondo in classifica. Con una tiratura di 100mila copie e 5 edizioni. Una galoppata a passo di carica. Il volume è preceduto, sul podio, solo dal romanzo di Lucinda Riley, ‘La sorella perduta’, new entry svettata in cima alla classifica. “Io sono Giorgia” farà ancor più perdere il senno alla sinistra.
“Io sono Giorgia” della Meloni: performance stellare
Una grande soddisfazione, un successo che va oltre le previsioni. I maligni diranno che le polemiche innescate dal rifiuto della libraia romana di acquisirlo non ha fatto altro che aumentare la curiosità dei lettori. Altri ancora diranno che le cattiverie che Selvaggia Lucarelli ha scritto sul Fatto recensendo “Io sono Giorgia” ne avranno alzato le quotazioni. La realtà è diversa – comunque la sinistra vorra rigirarla – e la performance esaltante nelle librerie certifica qualcosa di più e di diverso. Che una leader di destra lontana dal mainstream corrente abbia interessato un pubblico così vasto vuole dire che l’appeal con il popolo dei lettori è scattato. Ed è scattato su basi che non sono solo politiche. Essere seconda nella classifica dei libri più letti dopo un romanzo vuol dire che il libro è bello, pieno di valori, pieno di vita vissuta. In una parola un libro vero. La sinistra ha di che preoccuparsi anche del cammino di Giorgia Meloni “scrittrice”.
Giorgia Meloni, un successo a tutto tondo
Se poi incorniciamo il tutto in un Paese che purtroppo legge poco, la dimensione del fenomeno “Io sono Giorgia” assume contorni ancor più lusinghieri. Questo successo, se vogliamo, dà sostanza “umana” a quel che i numeri dei sondaggi stanno certificando ormai da tanto tempo. La volata di Fd, il superamento del Pd, oltre al crescente gradimento di Giorgia Meloni nella fiducia nei leader. Si sente spesso dire che i sondaggi sono relativi, soddisfano chi li commissiona e altro ancora. Epperò nel caso di Giorgia Meloni il combinato disposto tra i numeri delle rilevazioni e il successo editoriale rende quei numeri una realtà non meramente matematica.
“Io sono Giorgia” ha coinvolto i lettori
Ha funzionato indubbiamente il carattere non ideologico del libro. La Meloni si mette a nudo raccontando alcuni episodi inediti della sua vita. E la sincerità è ancora merce apprezzata. Sta piacendo la passione che mette nella politica al pari della gioia dell’essere madre della piccola Ginevra: il volume affronta in modo schietto e senza sconti argomenti forti come la maternità, l’identità e la fede. E infatti il titolo del libro -“Io sono Giorgia“- si rifà ai versi della “hit” nata a piazza San Giovanni ( anche questo caso unico nella storia politica recente): il famoso «Sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana». Senza mai dimenticare di essere «figlia» e «sorella», come si legge nelle oltre 300 pagine del libro. Un universo di valori che coinvolge una dimensione pre-politica. Ed anche questa la forza di Giorgia Meloni.