La sondaggista Ghisleri: “Italiani delusi da Draghi. Aspettano interventi concreti su fisco e lavoro”
Alessandra Ghisleri, direttrice dell’istituto di sondaggi Euromedia Research, è la sondaggista storica di Silvio Berlusconi. Raramente le sue fotografie sull’opinione politica degli italiani sono “fuori fuoco”. E stavolta, al quotidiano La Verità, ha scattato una foto horror del governo Draghi. Dai suoi numeri è una vera e propria bocciatura.
A cominciare dal tema caldo del coprifuoco. «Quelli che vorrebbero abolirlo, o perlomeno posticiparlo come orario, una ventina di giorni fa erano il 54%-55%. Oggi gli ultimi dati ci parlano di un 68% di italiani che vorrebbe maggiore flessibilità e tolleranza». Non va meglio l’analisi sui colori delle Regioni e sugli spostamenti. «Circa il 60% dei nostri interpellati confessa effettivamente “che non ce la fa più”, o comunque lamenta dei segni di cedimento. Solo il 33% si sente in grado di proseguire ad applicare queste norme senza stress. Questo in quadro in cui, paradossalmente, quasi tutti continuano ad aver paura del contagio».
Ghisleri: “Gli italiani promuovono solo Figliuolo”
Venendo alla pagella del governo, la promozione arriva, sostanzialmente, solo per il lavoro del generale Figliuolo nella campagna vaccinale. «Sulla gestione dei vaccini, si registra una fiducia in crescita nei confronti del generale Figliuolo, che gode di una stima generale visto il buon andamento della campagna vaccinale. Le aspettative ancora non soddisfatte riguardano soprattutto altri campi». E qui arrivano le dolenti note per Draghi. Sul piano economico «gli italiani pretendono una svolta dal governo, cambio di passo che ai loro occhi ancora non c’è. Sul sostegno alle imprese, alle partite Iva, sugli aiuti ai lavoratori in difficoltà. Diciamo che in campo economico per i cittadini il premier è rimandato a settembre: c’è ancora tanto da fare».
“Ddl Zan e Ius Soli? Gli italiani aspettano misure più utili”
La Ghisleri svela pure che gli italiani sono spiazzati dalla svolta della nuova segreteria del Pd che parla di diritti civili, di ius soli e ddl Zan. «Pur riconoscendo l’importanza di certe battaglie civili, allo stesso tempo la gente preferisce dare precedenza ai diritti sociali: vorrebbero che chi governa dia la priorità al lavoro, alla sicurezza nelle fabbriche, alla casa, alla scuola e ovviamente alla salute». Come se la sinistra non fosse sintonizzata sulla stessa lunghezza d’onda del comune sentire? «Le proposte che sono state avanzate, come il voto ai sedicenni, sono reputate utili: ma comunque subordinate rispetto ad altre urgenze. Dunque gli italiani ragionano in maniera concreta: se non ho una casa, se non ho un lavoro, come posso avere tempo ed energie per occuparmi di diritti civili, pur importanti?».
Facciamo qualche esempio? «Le imprese chiedono che le opere di sanificazione imposte per legge siano ammortizzabili, vorrebbero che le tasse sui rifiuti siano detraibili per coloro che non hanno potuto aprire la saracinesca. Ancora, la possibilità di avere un po’ più di tempo per pagare le tasse, dilazionando le cartelle esattoriali». La luna di miele, dunque, è finita: Draghi è avvertito.