La vera priorità di Conte è salvare Casalino: il piatto del M5S piange e lui cerca un escamotage
Casalino forever. Nonostante il marasma cosmico e gli sconquassi interni al M5S l’ex premier Conte sembrerebbe avere una priorità assoluta: riformare la sua ex squadra di quando era a Palazzo Chigi e soprattutto riavere il “bomber” Rocco Casalino con sé. Nonostante le liti per ottenere i dati degli iscritti, al momento ancora nelle mani di Rousseau, Giuseppi continua a lavorare alla rifondazione del Movimento 5 Stelle. I rumors danno l’ex premier molto attivo. Sembra l’intellettuale immortalato da Nanni Moretti: esco, vedo gente, faccio cose…. : ha visto in videoconferenza i parlamentari della Commissione Giustizia; ha incontrato – sempre in via telematica – i vertici dei gruppi di Camera e Senato. E proprio in questa sede si sarebbe parlato anche di eventuali assunzioni negli staff pentastellati di Montecitorio e Palazzo Madama. Rumors di Palazzo danno sempre più insistenti il ritorno in campo di alcuni membri della squadra della comunicazione che ha lavorato per lui A partire da lui, il portavoce Rocco Casalino.
M5S nel caos, ma la priorità di Conte è Casalino
Il M5S è una polveriera, una nave sconquassata da faide interne, eppure Conte continua a fare “capricci” per Casalino. Ha avuto un ruolo fondamentale nella scenografia dei discorsi tenuti da Giuseppi in occasione dei suoi Dpcm in seconda serata. Ad occhio esterno non sembrerebbe essere il più prioritario dei problemi per Conte. Che deve attendere che si sblocchi la situazione legale con Rousseau; dovrà definire il ruolo che vorrà avere Grillo; dovrà parlare con le varie anime del partito. Eppure per l’ex premier il problema più importante è un altro: Casalino. E’ come se prima di ristrutturare una casa in rovina – questo il M5S è- uno pensasse prima alle tende da mettere su infissi fatiscenti. Secondo un retroscena de la Stampa, ripreso dal sito Affaritalaini.it l’obiettivo di Conte non è bern visto all’interno del Movimento. Anzi, secondo il quotidiano torinese l’insistenza sul ritorno in campo di Casalino potrebbe addirittura acuire le già accese divergenze interne. Il ragionamento è questo: l’ex Gf è stato lo “stratega” della comunicazione pandemica. Dunque il suo ritorno cozzerebbe con il desiderio di voltare pagina. “Tra i grillini si respira un certo nervosismo”, sui legge.
Divertenti le baruffe interne. “Alla Camera il capogruppo Davide Crippa ha le idee chiare e non vuole assolutamente l’ex concorrente del Grande Fratello: spaccherebbe gli equilibri”. Quali equilibri, verrebbe da chiedere. Però Conte insiste e se le cose andassero come sogna l’ex premier la sua squadra sarebbe composta da Maria Chiara Riucciuti, Dario Adamo, social media manager di Conte, che andrebbeal Senato. E Rocco Casalino rimarrebbe il portavoce di Conte a spese del partito. E, certo, per un partito che batte cassa questo sarebbe un problerma. Piatto piange. Come ovviare alla scarsa disponibilità di cassa? Tagliare le spese, al punto da rinunciare all’acquisto della nuova sede del M5S nel cuore dui Roma. Acquisto che era già nelle previsioni. Una rinuncia importante che è verosimilmente dettata dal mega stipendio che attenderebbe Casalino. Per Conte è indispensabile, e dunque...