L’autogol della Lega su Urso, protesta sui social: «Nessuno strumentalizzi Israele»
Si è trasformato in un boomerang il tentativo della Lega di stoppare l’elezione di Adolfo Urso alla presidenza del Copasir, alludendo a inopportune amicizie con l’Iran in un momento in cui, ha detto Matteo Salvini, «Israele è sotto attacco». Sui social, infatti, hanno preso a circolare le testimonianza di quanto, invece, Urso abbia costruito negli anni un rapporto consolidato con Tel Aviv, tanto che anche l’account Alleanza con Israele ne ha postato foto con Shimon Peres, Ariel Sharon ed Ehmud Olmert, sottolineando che «grazie a Dio, in Italia in tutti i partiti esistono buoni amici d’Israele e Adolfo Urso è tra questi da molti anni». «Noi – si legge in un tweet del presidente Alessandro Bertoldi – pensiamo non si debba strumentalizzare Israele per fini politici interni».
L’attacco della Lega a Urso su Israele è un boomerang
In precedenza Alleanza per Israele aveva ricordato anche la partecipazione di Urso alla manifestazione pro Israele del 12 maggio, sottolineando che «Israele non è patrimonio di una parte politica, ma il nostro baluardo di libertà e democrazia in Medio Oriente». Il messaggio, insomma, è chiaro. Fra i primi a ricordare che non ci sono ombre possibili sulle “amicizie” estere di Urso è stato Giulio Terzi di Sant’Agata, ex ministro degli Esteri ed ex ambasciatore proprio in Israele. Terzi su twitter ha scritto che «in momento in cui Israele ha dovuto ancora subire terrorismo di Hamas e Islamic Jihad – dirette da Iran – ricordo solidarietà concreta sempre espressa da membri del governo di centrodestra, a Gerusalemme durante la seconda Intifada». L’ex ministro ha anche postato una foto in cui, da ambasciatore, era insieme all’allora viceministro al Commercio Estero Urso e al presidente israeliano Shimon Peres.
Una lunga storia di amicizia con Israele
Ognuno degli scatti che hanno ripreso a circolare in queste ore, hanno ricordato «fonti parlamentari vicine a quel centrodestra, al governo con Alleanza nazionale», citate dall’agenzia di stampa Adnkronos, è la «testimonianza del lavoro svolto da Urso per il dialogo e la collaborazione con Israele». «Agli inizi del 2002, quando era viceministro per il commercio estero, nel Berlusconi II, tra gli uomini di An – ha ricorda un senatore – Urso era tra i più attivi con quella sponda». Un altro parlamentare, poi, ha ricordato che il viaggio di Gianfranco Fini, la storica visita a Gerusalemme, dell’allora vicepremier e leader di An, fu preparata anche grazie al lavoro fatto da Urso, che fu appunto il primo esponente della destra di governo ad essere accolto in Israele.