Le Nove Scodelle – Milano

17 Mag 2021 0:01 - di Redazione

Le Nove Scodelle
Viale Monza, 4 – 20127 Milano
Tel. 331/8001116
Sito Internet:

Tipologia: cinese
Prezzi: scodelle 7/25€, altri piatti 5€
Giorno di chiusura: Lunedì

OFFERTA
Conferma di voto per questo ristorante cinese che propone piatti della tradizione dello Sichuan con qualche escursione nella cucina tipica di tutta la Cina. Il menù, che cambia periodicamente, è snello e si compone di poche suggestioni ben suddivise tra ricette a base di carne, pesce e portate vegetariane. Durante la nostra visita abbiamo assaggiato un buon pollo kongbao con anacardi, peperoncino e lemongrass. Morbido e ben condito con una predominante nota di limone che però, alla fine, lascia in bocca una piacevole sensazione di freschezza. Peccato per quell’eccesso di amido nella salsa che serviva a condire il tutto, che raffreddandosi ha reso il sughetto un po’ colloso. Molto saporito e ben fatto, invece, il cavolo cappuccio saltato nel wok giustamente piccante e con tanto zenzero che attenuava la componente grassa data dall’utilizzo della pancetta in questa ricetta. Giusta anche la quantità di pepe, di Sichuan ovviamente! Ottimi gli spaghetti tirati a mano con salsa di semi di sesamo, arachidi e cipollotto. Cotti tutti alla perfezione, nonostante ce ne fossero alcuni molto sottili e altri più panciuti, ben conditi e con l’aggiunta della frutta secca che creava un bel contrasto croccante/morbido con la pasta. All’opposto le verdure fermentate non sono di facile approccio. Vengono servite in un bicchierino di terracotta e, a prima vista, sembrano delle banali crudités, salutari sì, ma ordinarie. All’assaggio arriva la sorpresa: un mix di sapori troppo invadenti che deve proprio piacere altrimenti si fa fatica a mandarle giù.

AMBIENTE
Un’insegna semplice e pulita con nove puntini che disegnano un quadrato vi guiderà verso questo locale all’inizio di Viale Monza. Nove puntini come il numero di piatti (qui chiamati scodelle) di cui inizialmente si componeva il menù. Anche l’interno ha queste caratteristiche: minimalista al punto giusto senza essere freddo, con grandi lampadari, che nella forma ricordano i cappelli di bambù cinesi, che pendono dal soffitto a illuminare bene i tavoli creando un’atmosfera più intima. Meno intimo, seppur appartato, risulta a causa di una più forte illuminazione, il privé tra la cucina e il bagno. Bella la trovata di utilizzare i pannelli fonoassorbenti come “lavagnette” per raccontare il menù.

SERVIZIO
I piatti arrivano alla rinfusa, ma se decidete di compartirli con gli altri commensali come nella migliore tradizione cinese questo non sarà un problema. Il personale è amichevole e preparto.

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *