Letta vuole le donne prete. Il numero due della Cei lo deride: Povera stella, ha qualcuno da proporre?
E sì, Enrico Letta lo ha detto veramente: secondo lui è giunto il momento delle donne prete. E lui lo ha imparato a Lourdes. L’uscita del segretario del Pd la si può leggere in una recente intervista a Sette, realizzata da Massimo Gramellini.
Il parere di Letta sul sacerdozio femminile
Non contento di avere messo due donne a capo dei gruppi parlamentari del Pd ma senza averne candidata alcuna alle prossime comunali, Enrico Letta si impiccia di questioni ecclesiastiche e fornisce il suo illuminato parere su uno dei temi da tempo dibattuti: il sacerdozio femminile.
Belpietro: Letta ora camminerà anche sulle acque?
A Lourdes il segretario dem ha capito capito che “anche per la Chiesa è arrivato il momento di aprirsi e valorizzare le donne, fino a pensare al sacerdozio femminile”. Una riflessione, la sua, archiviata come una battuta. Tutta l’attenzione è stata riservata alla proposta della dote per i diciottenni. Ma non sono mancati i commenti ironici, come quello di Maurizio Belpietro: «A breve ci attendiamo anche che, dopo aver distribuito la Santa Eucarestia e impartito la benedizione urbi et orbi, Letta provi a camminare sulle acque».
Monsignor Brambilla, numero due della Cei, lo deride
La questione del Letta improvvisatosi teologo è stata al centro di una domanda posta al vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla, numero due della Cei, il quale ha replicato con una risposta tranchant: “Povera stella… – ha detto il vescovo riferendosi a Letta – Non so se ha qualcuno da proporre… ecco, magari non scrivetelo, tengo famiglia ancora”. Una battuta ironica che ha con un solo colpo ridimensionato le ambizioni di Letta, intenzionato a riformare anche Santa Romana Chiesa.
Per Letta non è un buon momento: anche il suo libro non se lo fila nessuno
Non è un buon periodo, del resto, per il segretario dem: il suo libro dal titolo immaginifico, L’anima e il cacciavite, nonostante l’aiutino di Fabio Fazio che lo ha subito invitato in trasmissione, non se lo fila nessuno. E anche la sinistra sembra disinteressarsi della fatica editoriale del capo, tutta presa com’è a fare le glosse antifasciste al libro di Giorgia Meloni che svetta ormai al secondo posto tra i libri più venduti in Italia.