Medio Oriente, Hamas e Israele verso il cessate il fuoco da domani. L’Egitto si fa garante
Dovrebbe entrare in vigore domani il cessate il fuoco tra Hamas e Israele. Entrambi le parti, infatti, hanno annunciato la volontà di accettarlo, dopo che ancora a metà giornata il ministro della Difesa di Tel Aviv, Benny Gantz, annunciava di essere «pronti a espandere l’operazione a Gaza se necessario».
L’Egitto e il cessate il fuoco tra Hamas e Israele
Il cessate il fuoco è stato reso possibile dalla mediazione dell’Egitto, insieme alla Giordania. Ed è stato proprio al Cairo che Israele ha comunicato la volontà di accettarlo. Secondo quanto riferito dalla stampa locale, i ministri del gabinetto di sicurezza del governo israeliano voteranno a favore di un cessate il fuoco unilaterale che entri in vigore da domani.
«Non è una tregua unilaterale»
Anche Hamas ha fatto sapere di aver accettato la tregua a partire da domani. A diffondere la notizia è stato il giornale libanese Al Akhnar, che ha precisato quindi come il cessate il fuoco non sarebbe unilaterale, come nelle intenzioni del premier israeliano Benyamin Netanyahu, ma vincolante per le due parti. Lo stesso Egitto si è fatto garante per «lo stop del lancio di razzi da Gaza dopo l’annuncio di Israele del cessate il fuoco».
Il bilancio del conflitto
Intanto si contano le vittime del conflitto, iniziato una decina di giorni fa. Secondo quanto riferito dal ministero della Sanità di Gaza, i morti sotto i bombardamenti israeliani sono stati 232 morti, tra i quali 65 bambini. I feriti sono arrivati a 1900. Gli israeliani uccisi dal lancio di razzi da Gaza, invece, secondo quanto riferito da fonti di Tel Aviv, sono stati 12, fra i quali un bambino di 5 anni e una ragazza di 16 anni. Le forze armate israeliane hanno inoltre sostenuto che fra i morti palestinesi oltre 120 erano membri di Hamas e 25 erano membri della Jihad islamica palestinese.