Michela Giraud messa alla gogna per una battuta su Demi Lovato. Lei cancella il tweet e si scusa
Prima o poi doveva succedere. Anche Michela Giraud, la stand up comedian di Lol: chi ride è fuori, è stata messa alla gogna per una battuta ritenuta politicamente scorretta. Questa mattina, a coloro che hanno scelto di commentare il coming out di Demi Lovato tramite una battuta si è aggiunta anche Michela Giraud. “Demi Lovato vuole le sia dato del ‘loro’ come il Mago Otelma“, si legge nel tweet di Giraud, che ha scatenato una valanga di commenti.
Michela Giraud alla fine ha cancellato la battuta da Twitter
La Giraud a quel punto ha cancellato il tweet e ha scritto: “Ciao a tutti mai mi sarebbe passato per la mente di doverlo fare ma cancello il tweet, a maggior ragione del fatto che è in uscita un film che affronta le tematiche LGBTQ sul quale mi è stato dato un testo che evidentemente devo ancora studiare. Invito alla calma e stare sereni”.
Ma le proteste sono continuate
Niente da fare: alla Giraud, anche se in misura minore, è toccata la stessa sorte dei comici Pio e Amedeo che però non si sono scusati e non hanno fatto marcia indietro dinanzi al continuo frignare del mondo Lgbt. Che su twitter continua ad accusare l’attrice di superficialità e insensibilità verso Demi Lovato (attrice molto più popolare della Giraud e molto più ricca).
Demi Lovato si era definita non binaria e aveva invitato a usare il pronome essi/loro per la sua persona
Demi Lovato, che si era prima definita bisessuale e poi pansessuale, ha voluto avvisare i suoi fan di essere giunta a una conclusione: “Sono fiera di dirvi che mi identifico come non-binary e da qui in avanti cambierò i miei pronomi in they/them”. “Essi/Loro”. Di qui la battuta di Michela Giraud che giustificandosi ancora per il suo tweet afferma che questi sono tempi di “transizione” e che lei deve ancora studiare bene il mondo Lgbtq.
Michela Giraud: ciò che dice un comico a volte ha lo stesso valore di quello che dice il presidente del Senato
Michela Giraud, intervistata pochi giorni fa dal Foglio, a una domanda sul politicamente corretto aveva risposto: “Mi rendo conto che devo fare molta attenzione a quello che dico, anche perché verrà tagliuzzato e usato a sproposito, proprio come si fa con gli articoli dei giornali o con alcune dichiarazioni. Si sono ridotte e annullate le distanze, per cui quello che dice un comico ha preso ad avere lo stesso valore di quello che dice il Presidente del Senato. Anzi, talvolta ho l’impressione che se un comico dice una cosa fraintendibile o fa una battuta irritante, e il Presidente del Senato fa uno strafalcione, ce la prendiamo più con il comico che con il Presidente del Senato”.