Montino: le strisce pedonali arcobaleno? L’ho fatto per difendere mia moglie Monica Cirinnà
Esterino Montino ha fatto disegnare le strisce arcobaleno davanti al Municipio. Violando il codice della strada. Ma la propaganda Lgbt non se ne cura. Anzi Montino, marito di Monica Cirinnà e sindaco di Fiumicino va avanti dritto per la sua strada. E spiega così il senso della sua iniziativa: «È stata un’idea del mio staff. Ma è stata innanzitutto una risposta ai camion vela che giravano da giorni a Fiumicino».
Montino: i camion vela di Pro Vita insultano mia moglie
Si tratta dei camion dell’associazione Pro Vita e Famiglia. E uno si immagina chissà quali slogan oltraggiosi in circolazione a Fiumicino. Ecco invece le scritte, riportate dal Corriere nell’intervista a Montino: «Una drag queen insegna ai bambini la fiaba del bambino Zaff. La Principessa con il pisello. Vuoi questo per i tuoi figli?». Ma Montino cita anche un’altra scritta: “Ce n’è stata soprattutto un’altra che diceva: “Sapete che le parlamentari Cirinnà e Maiorino sono coloro che sostengono – poi hanno aggiunto una parola sconcia che mi sfugge – la legge Zan?”. Bè questo è inaccettabile”. Eppure è vero che le parlamentari Cirinnà e Maiorino sostengono la legge Zan. Dunque Montino se ne vergogna?
Per Montino dire che la Cirinnà è a favore della legge Zan è un invito al linciaggio
Non proprio visto che replica con le strisce pedonali arcobaleno. Secondo Montino ricordare che sua moglie è a favore della legge Zan tuttavia è un “invito al linciaggio”. Ma la moglie ha subito aggressioni? «Non l’ha presa bene – risponde Montino – Lei è stata un paio d’anni sotto protezione. Ha ricevuto minacce, insulti, lettere minatorie. Un paio di volte ci sono state irruzioni di esponenti di CasaPound e della destra. La democrazia va bene, ma non per insultare i parlamentari o la moglie del sindaco. Noi non offendiamo nessuno, anzi abbiamo fatto quelle strisce proprio per invitare tutti a entrare in Comune, che è sede di tolleranza e di dialogo».
La replica di Pro Vita: Cirinnà e maiorino sono le principali promotrici della legge Zan
Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus replica così: “L’associazione con decine e decine di camion vela in numerosi Comuni italiani ha iniziato la nuova campagna che mostrerà gli ultimi manifesti choc per dire No al Ddl Zan, una legge sessista e misogina. Sarà possibile incontrarli a Roma, Viterbo, Guidonia, Fiumicino, Latina, Frosinone, Velletri, Milano, e in diverse città lombarde, dell’Alto Adige, della Toscana, della Sicilia e continuerà per le prossime settimane sul territorio. Gli elettori devono essere informati che senatori come Monica Cirinnà e Alessandra Maiorino sostengono la proposta di legge contro l’omotransfobia. Di fatto sono le principali promotrici di iniziative ed eventi che entreranno nelle scuole di ogni ordine e grado per ‘educare’ i nostri bambini sin dagli asili nido che loro stessi possono ‘percepirsi’ fino a 52 generi”.
Cirinnà sui social parla solo di ddl Zan. Montino non se n’è accorto?
Ma davvero Monica Cirinnà ci tiene a tenere nascosto il suo sostegno al ddl Zan? A dare un’occhiata al suo account Twitter sembrerebbe proprio di no. Non c’è post della Cirinnà che non tratti l’argomento dell’omotransfobia. Il che dà l’idea di un’esponente politica che vuole intestarsi una battaglia. Ma per il marito Montino prendere atto di questo vuol dire minacciare e insultare. In pratica devono cantarsela e suonarsela senza che nessuno che li contraddica. Una bella pretesa.