Nigeriana chiede la casa popolare più grande e si tradisce: prendeva il rdc pure per il marito morto
I carabinieri della stazione di Cutigliano (Pistoia) hanno denunciato alla Procura di Pistoia una nigeriana di 40 anni perché ritenuta responsabile dei reati di truffa aggravata ai danni dello Stato. Gli accertamenti sul conto della donna sono stati avviati quando, a seguito di una segnalazione pervenuta dai Servizi Sociali dei Comuni Montani dell’Appennino Pistoiese, è stato accertato che per ottenere un alloggio popolare più grande e far apparire una condizione economica più disagiata ha attestato falsamente che il suo nucleo familiare era composto da tre persone, ovvero lei, suo figlio e suo marito, quest’ultimo in realtà deceduto ben sette anni fa.
La 40enne nigeriana prendeva mille euro al mese di rdc
I carabinieri, approfondendo i controlli sul conto della donna si sono resi conto che dall’ottobre 2020 la 40enne era titolare anche del reddito di cittadinanza, percependo un emolumento mensile pari a 1.000 euro, poiché parametrato su un nucleo familiare composto da tre persone. L’immigrata, oltre ad essere stata denunciata per truffa ai danni dello Stato, è stata anche segnalata all’Inps, affinché si possa procedere all’immediata sospensione dell’emolumento economico e al recupero delle somme indebitamente percepite.
A Napoli col reddito di cittadinanza brindavano 14 camorristi
Il caso della Toscana si ripete periodicamente in ogni Comune d’Italia. Nei giorni scorsi, la Procura della Repubblica di Napoli Nord, nell’ambito delle indagini che sta conducendo sull’illecita percezione del reddito di cittadinanza, ha chiesto e ottenuto dal gip l’emissione di provvedimenti di sequestro preventivo delle somme ricevute da 14 persone nel periodo tra aprile 2019 e aprile 2021. In particolare il Comando provinciale della Guardia di finanza di Napoli, che era stato delegato per le indagini, ha accertato che nei nuclei familiari degli indagati vi erano soggetti condannati per il delitto di associazione camorristica, fatto ostativo alla percezione del reddito di cittadinanza.
La polizia giudiziaria giovedì mattina ha eseguito i provvedimenti di sequestro, effettuando 14 perquisizioni domiciliari nei confronti degli indagati e sottoponendo a sequestro 190mila euro e le carte prepagate utilizzate per l’erogazione del beneficio. Le perquisizioni e i sequestri sono stati eseguiti in diverse zone dell’area nord della provincia di Napoli , tra le quali, Marano di Napoli, Caivano, Sant’Antimo, Giugliano in Campania, Casandrino, Afragola e Villaricca.