Non solo libri: boom della Meloni anche sui Social. Niente spese folli e un ingrediente segreto…
Dietro il successo sui Social di Giorgia Meloni c’è un ingrediente segreto? Una formula alchemica vincente? Degli algoritmi particolari? A una certa narrazione piace immaginare i leader politici che conquistano consensi in base ai post su Facebook o alle stories su Instagram. Oggi il Corriere della Sera ha commissionato un sondaggio molto particolare. Un sondaggio che svela l'”ingrediente segreto” del successo Social della leader FdI. Il risultato finale? Chi ha visto il cartoon Kung Fu Panda sa già la risposta.
Meloni e Salvini sui Social: exploit della leader FdI
DeRev, società di strategia digitale e comunicazione, ha analizzato per il quotidiano i profili Facebook e Instagram di Meloni e Salvini, focalizzando l’attenzione tra il 19 febbraio e il 18 maggio scorsi, cioè da quando Draghi è premier. Emergono dati avvalorati dai sondaggi. E cioè il consenso crescente di Fratelli d’Italia e in particolare della sua leader. Ad esempio, su Fb Meloni ha conquistato quasi 72 mila nuovi follower, mentre Salvini 34 mila. Nel rapporto con i fan emerge inoltre un dato chiave a favore di Meloni: l’engagement, ovvero la capacità di mobilitare e creare discussione: in media l’11% (con picco del 24%) per la leader di FdI contro il 6,6% (con picco del 14%) per Salvini.
Ancora più rilevante il consenso su Instagram. Sempre da febbraio a oggi, la leader FdI ha registrato un engagement medio dell’11% (contro 9,4%). E ha conquistato 33 mila follower in più, mentre Salvini ne ha persi 4.600 circa. Numeri significativi se si considera che le spese per raggiungere tale obiettivo sono state davvero minime.
L’ingrediente segreto del successo di Giorgia Meloni? Lo stesso di Kung Fu Panda
Il Corriere fa infatti anche i conti in tasca sulle spese dei due partiti di punta del centrodestra. Mette infatti sulla bilancia il peso dei rispettivi staff social. “Quella di Salvini, guidata da Luca Morisi e ribattezzata «Bestia» proprio per la sua «potenza di fuoco», conta 25-30 persone; mentre quella di FdI, in questo momento, arriva a malapena a sei, grafici compresi”.
A questo punto, ha interpellato il referente Social, Tommaso Longobardi, 30 anni, con FdI da 5. «Ho iniziato questo mestiere al fianco di Gianroberto Casaleggio. La mia strategia? Raccontare coerenza e lato umano di Giorgia». E poi: «Se lei dovesse diventare premier? Il suo registro comunicativo dovrebbe diventare più inclusivo».
Mentre Roberto Esposito, ad di DeRev, fotografa così il successo. «Meloni, oggi, propende per uno standing maggiormente composto e istituzionale che, con contenuti oggi più moderati, punta a ripulire gradualmente e rimpiazzare lo stile radicalizzato e meno diplomatico del passato».
Al dunque, però, il lettore resta con la curiosità inappagata. Visto che la Meloni spende meno di tutti (ad esempio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi spendeva oltre centomila euro l’anno soltanto per lo stipendio del responsabile Social, Dario Adamo) come farà ad avere questi risultati?
Quale sarà mai l’ingrediente segreto del successo Social della leader FdI? Il Corriere non lo dice, ma la risposta in fondo è la stessa del film Kung Fu Panda. L'”ingrediente segreto” non esiste. Il “valore aggiunto” della Meloni è la Meloni stessa. Ma vuoi mettere la suggestione del mago Merlino Social o dell’algoritmo magico?