Piccoli negozi tartassati, ma Amazon se ne frega della lotta ai contanti: ora apre ai pagamenti cash
Demonizzati, osteggiati, accusati di essere veicolo di contagio, tanto da portare all’ipotesi di vietarli al ristorante. I soldi contanti, tanto detestati dagli ultimi governi, vengono “riabilitati” da chi meno te lo aspetteresti: Amazon ha deciso di aprire ai pagamenti cash. Non si tratta solo di una curiosità: il nuovo metodo di pagamento accettato dal colosso delle vendite online, infatti, rischia di trasformarsi nell’ennesima forma di concorrenza nei confronti del commercio al dettaglio, sia grazie all’accaparramento di nuove fette di mercato sia in virtù di tutti quei freni e balzelli che le istituzioni pongono ai negozi di prossimità, fra i quali si collocano anche i paletti per dissuadere dall’uso del contante.
Amazon apre ai pagamenti in contanti
Il nuovo servizio di Amazon si chiama “Paga nel punto vendita più vicino” e permette di pagare alcuni ordini cash senza costi aggiuntivi in una delle 4.300 sedi Western Union. Il pagamento dovrà avvenire entro 48 ore dall’ordine, presentando il codice ricevuto per email. Il pacco arriverà poi, come per qualsiasi ordine online, all’indirizzo preferito. «Siamo sempre alla ricerca di modi per semplificare la vita dei nostri clienti», hanno spiegato da Amazon Italia all’agenzia di stampa Adnkronos. «In questo caso abbiamo voluto aprire anche a coloro che, per le ragioni più svariate, non hanno accesso a una carta elettronica di credito o di debito, e preferiscono pagare in contanti».
Ma il governo italiano pensa a cashback e lotterie
Dunque, mentre le istituzioni italiane, tra cashback, lotterie e dissuasioni, se le inventano tutte per costringere i cittadini a pagare con moneta elettronica, con tutto ciò che comporta anche in termini di commissioni e costo del denaro, i colossi del web si attrezzano per farsi pagare in contanti, con tutto ciò che comporta in termini di nuovi affari. E la domanda è: almeno sul contante pagheranno tasse congrue?