Pippo Baudo: «Se avessi condotto io il Concertone avrei spento le telecamere a Fedez»
“Se avessi condotto io il Concertone del Primo Maggio avrei spento le telecamere a Fedez durante il suo discorso”. Non usa i guanti di velluto Pippo Baudo nei confronti del rapper milionario che ha conquistato le prime pagine per il suo sermone dal palco del servizio pubblico contro i nemici leghisti. Insulti a raffica in nome dell’intoccabilità del disegno di legge Zan.
Pippo Baudo: avrei spento le telecamere a Fedez
“Querelarlo è troppo tardi”, precisa all’Adnkronos superPippo – equivarrebbe solo fargli il doppio della pubblicità”. Poi mette uno dietro l’altro gli errori dell’idolo tatuato del nuovo populismo post-grillino. “Fedez ha esagerato. Poteva fare spettacolo. Mentre fa ogni cosa per essere protagonista. E ha sbagliato a fare quel discorso in una sede che non era sua”. Poi entra nel merito delle presunte censure preventive sulle quali Fedez ha imbastito la sua fortuna sui social.
Quel palcoscenico era della Rai. Che è stata corretta
“L’errore che ha commesso la Rai – scandisce Baudo – è stato quello di non dire semplicemente che quel palcoscenico era il suo. E a lei competeva l’autorizzazione. Chiedere il testo dell’intervento di Fedez è stato senza dubbio corretto. Se tu vieni a casa mia e io ti ricevo nel mio salotto, io voglio sapere cosa ci vieni a fare. E poi gli argomenti che Fedez ha toccato sono complicati. E e non si può utilizzare il mezzo pubblico in maniera così indiscriminata. Bisogna stare attenti perché si ripercuote sulla società in modo divisivo“.