Pista ciclabile sul Lungotevere, Mollicone (FdI): «Chi ha autorizzato la colata di cemento?»
Non si spengono le polemiche trasversali sulla gettata di asfalto sui sampietrini del Lungoteve per ospitare l’ennesima pista ciclabile della giunta Raggi. In spregio alla riqualificazione tanto sbandierata delle sponde del ‘biondo Tevere’. Le immagini della colata di catrame hanno fatto il giro del web. Scatenando pesanti critiche, stupore e ironia.
Pista ciclabile, il question time di Fratelli d’Italia
Contro il silenzio del ministero della Cultura scende in campo Fratelli d’Italia. “La soprintendenza di Roma sulla ciclabile sul Tevere interviene solo ex post. Disquisendo solo sulla colorazione dell’orribile lingua di catrame sui sampietrini del Lungotevere”. Così in una nota Federico Mollicone che annuncia un question time.
Mollicone a Franceschini: “La Sovrintendenza ha autorizzato?”
“Il piano territoriale paesaggistico prevede il parere vincolante della soprintendenza. Vogliamo sapere se è stata rilasciata un’autorizzazione. Per un intervento devastante sull’integrità paesaggistica e storica. E se sì, con quale motivazione. La sovrintendenza di Roma esiste ancora o interviene solo per avallare le scelte del Comune? Presenteremo un question time al ministro Franceschini”, ha concluso il capogruppo in commissione Cultura di Fratelli d’Italia.
“La colata di cemento è un pugno al cuore dei romani”
Mollicone era già intervenuto contro l’iniziativa ‘stupefacente’ della sindaca Raggi. “La colata di asfalto si stende su sampietrini che sembrano essere stati del tutto coperti. E non rimossi per la loro conservazione e riutilizzo e sui marmittoni originali. Le foto – incalza l’esponente di FdI – sono una pugnalata al cuore di chiunque ami Roma. E ne rispetti la sua storia e la sua unicità. E un’offesa alla memoria di Garibaldi grazie al quale furono realizzati i bastioni del lungotevere”. Quello che sta accadendo nella Capitale, stordita dalla pandemia, grida vendetta. “Se l’intenzione della sindaca Raggi era quella di creare una pista ciclabile – conclude – non sono queste le modalità per intervenire così barbaramente. In una delle aree del centro storico più preziose di Roma. Che costeggia il lungotevere da Ponte Umberto I, a Ponte Sant’Angelo a Ponte Sisto arrivando fino a Ponte Vittorio Emanuele”.