Post contro la Meloni, il prof fa il martire: “Avete aggredito la ricerca…”. Giorgia risponde per le rime
29 Mag 2021 9:45 - di Gabriele Alberti
“Sono stato male interpretato”. Ha pure il coraggio di lamentarsi del destino cinico e baro il prof della Ca’ Foscari; balzato al disonore delle cronache per il post del libro “Io sono Giorgia” esposto rovesciato in una libreria Feltrinelli. Il docente ha postato l’immagine scherzandoci su. Ma poi ha scelto di recitare la parte del martire, dopo avere visto la male parata: dalla dissociazione dell’Università nei suoi confronti alla solidarietà generale giunta alla leader di FdI. Il professore ha risposto piagnucolando e attaccando con una faccia tosta che solo a sinistra possono ostentare impunemente.
Meloni al prof: “Ha anche il coraggio di lamentarsi?”
E’ attonita Giorgia Meloni che dai suoi profili social dà una bella lezione al docente “illuminato”: ha pure il coraggio di lamentarsi. “Il professore universitario che ha mostrato divertito la mia immagine a testa in giù, invece di scusarsi ha dichiarato che è stato “erroneamente interpretato”; e “fatto oggetto di strumentalizzazione politica”. Ecco per intero il delirio del docente: “Come studioso di fascismo, di antisemitismo, retoriche politiche e Shoa, dichiaro che: il mio post sui social riguardante l’esposizione in una libreria dell’autobiografia dell’onorevole Giorgia Meloni, è stato erroneamente interpretato; e fatto oggetto di strumentalizzazione politica (…).” Con che coraggio.
Il delirio del docente
Ma il delirio prosegue, un delirio di onnipotenza da parte del professor Simon Levis Sullivan: “Si è capziosamente aggredito attraverso i social media uno studioso e, più in generale, il sistema accademico e della ricerca”. Insomma, si vorrebbe quasi atteggiare a martire del sistema accademico italiano minacciato e oltraggiato. Samo a livelli di follia. Quale “ricerca” ci sia dietro al suo gesto lo dovrà spiegare prima o poi. Non solo, se fosse lui il paramentro di valutazione del sistema accademico italiano, staremmo freschi: dovremmo chiudere baracca e burattini. Infatti, chiede attonita e sarcastica Giorgia Meloni. “Ci illumini, professore: cosa intendeva? È d’accordo con quel gesto? La violenza le sembra un messaggio adeguato da insegnare ai suoi alunni?”. Domande che rimarranno senza risposta.
Intanto si attendono chiarimenti: “Mi dispiace per quanto accaduto – ha detto ieri la professoressa Lippiello, rettrice della Ca’ Foscari– . Una volta appreso dello sgradevole incidente, provocato da un’iniziativa del tutto individuale dalla quale Ca’ Foscari prende le distanze, ho immediatamente chiesto chiarimenti al docente. Che ha rimosso il post. L’Ateneo si riserva di valutare tutti i passi necessari a fare chiarezza sull’accaduto”.
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