Rai, i “sinistri” all’assalto di “Anni 20”, Meloni: “Vogliono trasformarci nella Corea del Nord” (video)
Ma come diavolo funziona la censura in Rai? E’ ancora lecito per tutti criticare? Se lo chiede Giorgia Meloni: “Il Pd grida allo scandalo e invoca il bavaglio contro la trasmissione ‘Anni ’20‘ per questo servizio sarcastico che osa criticare l’Unione Europa”: lo scrive su Fb la presidente di FdI postando il sevizio del programma di Raidue condotto da Francesca Parisella. “A quanto pare – per la sinistra – il diritto di critica è un privilegio riservato solo a chi la pensa come loro. Vogliono trasformarci nella Corea del Nord: e la cosa più grave è che i vertici della Rai, il servizio pubblico pagato con i soldi degli italiani, piuttosto che difendere il pluralismo fanno sapere di essere pronti alla censura. Questa è la loro libertà di pensiero”.
Rai: la sinistra grida all'”epurazione” di “Anni 20”
Un caso assurdo, se non fosse inquietante. Il servizio del programma “Anni 20” – in chiave ironica, ma l’ironia è merce rara a sinistra- esordiva con un argomento serissimo: i danni ai prodotti simbolo della tradizione enogastronomica italiana che l’Ue vorrebbe affossare: col bollino ‘nuocciono alla salute’. E’ il nutriscore, bellezza. Roba che ci dovrebbero aprire tutti i Tg per quanto ci riguarda. Latte annacquato, vino senza alcol, in cambio di insetti… Non bisogna parlarne? Ma siamo matti? Se la questione sta a cuore a un programma di Rai 2, però, si comincia a parlare di “covo sovranista”.
Meloni: “Vogliono trasformarci nella Corea del Nord”
Ha comuinciato a tambureggiare il renziano Anzaldi, peraltro spesso lodevole in molte iniziative che il Secolo ha puntualmente valorizzato. Pertanto stupisce da un estimatore del pluralismo sentire queste parole: “Disinformazione, falsità, attacco infondato all’Europa. Proprio mentre ai vertici ci sono alte personalità italiane; e l’europeismo grazie al governo Draghi è ormai condiviso da tutti in Parlamento. Chiederò alla commissione di Vigilanza di occuparsi del servizio trasmesso da ‘Anni 20′”. Meglio l’unanimismo? Allora ha ragione la Meloni quando scrive che “vogliono trasformarci nella Corea del Nord”. Si scatenano poi le vestali delle libertà democratiche ad invocare il bavaglio: il che dopo il caso Fedez è penoso.
La litania ridicola dei “libertari”: dalla Fedeli a Della Vedova
“Questo servizio di @rapisardant andato in onda su RaiDue è allucinante. Non trovo altri termini per definirlo. Un condensato di fake news di matrice anti europeista indegno non solo del servizio pubblico ma del giornalismo in generale. Adesso basta davvero!”: lo scrive su Twitter la senatrice Valeria Fedeli del Pd. “Mi è sembrato incredibile trovare tanta propaganda e superficialità in un servizio della Tv pubblica. Poi ho visto che la trasmissione si intitola “Anni Venti” e ho capito. Evidentemente non è servizio pubblico ma un omaggio alla propaganda degli anni Venti del secolo scorso”. Così su Twitter Lia Quartapelle, responsabile Europa e Affari internazionali nella segreteria del Pd. Fa ridere l’ira di un libertario doca come Benedetto Della Vedova tuonare così: “Trovo inaccettabile e vergognoso che la Rai metta insieme tutte le fake news e gli stereotipi della propaganda anti europea con un servizio da Tv spazzatura, non da Tv pubblica. #Anni20”. Lo scrive su Twitter il sottosegretario agli Esteri di Più Europa.
La Rai è “irritata”
Registriamo poi l‘irritazione espressa al settimo piano di Viale Mazzini, ci informa l’Adnkronos. L’ad Rai, Fabrizio Salini, a quanto si apprende, starebbe valutando provvedimenti nei confronti dei responsabili. Roba da non credere. “La trasmissione ‘Anni 20’ diffusa dal servizio pubblico ha superato qualsiasi limite di tollerabilità: menzogne, falsi pregiudizi, luoghi comuni, commenti da bar mescolati in una faziosa accozzaglia di disinformazione antieuropea. Una deriva drammatica e pericolosa. +Europa non resterà inerte e preannuncia un esposto all’Agcom”, dichiara Simona Viola, presidente e segretario pro-tempore di Più Europa.
Lollobrigida: “Eccoli gli alfieri della libertà d’informazione”
Ci sembra di sognare: “Gravissimo il tentativo da parte del Pd di mettere il bavaglio alla trasmissione ‘Anni20’; rea di aver mandato in onda un servizio sarcastico critico nei confronti dell’Unione europea”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida è allibito: “I sedicenti alfieri del pluralismo e della libertà d’informazione mostrano ancora una volta il loro vero volto: intolleranti e censori rispetto a tutto ciò che non si allinei alla dittatura del pensiero unico e del politicamente corretto; che vorrebbero imporre nella nostra Nazione. Sconcerta anche la reazione, se confermata, che trapela dai vertici della Rai – prosegue Lollobrigida- pronti a quanto si apprende a prendere provvedimenti nei confronti della trasmissione invece di difendere la libertà di pensiero. Che, evidentemente, per alcuni è un valore da difendere solo quando la critica non è a loro indirizzata”.
Fazzolari: “C’è pure il reato di vilipendio alla Ue?”
“L’intera sinistra mobilitata contro la trasmissione di Rai2 ‘Anni 20’ per un ottimo servizio sarcastico sulle recenti follie dell’Ue. Dopo le retate dei Ros a giornalisti e professori, colpevoli di criticare il presidente della Repubblica, si va affermando in Italia anche il reato di vilipendio all’Ue. Chi critica decisioni come i vermi commestibili, il semaforo alimentare, o i fallimenti della gestione dei vaccini deve essere oscurato, sanzionato e un domani sbattuto in gattabuia in catene. La deriva autoritaria in corso in Italia con il pretesto del Coronavirus sta assumendo contorni sempre più preoccupanti”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari, responsabile nazionale del programma di Fdi”. Ecco il video del servizio “incriminato”