Salvini si consegna completamente a Draghi: “Lo sosterremo anche per il Quirinale”
Nello stessi giorno in cui Fratelli d’Italia incalza il premier chiede a Draghi di venire a dare risposte al Paese su temi delicatissimi, come lo scontro diplomatico con la Russia, il Copasir e l’ipotesi di ritorsioni sui vaccini, Matteo Salvini si lega sempre più al premier che sostiene la maggioranza Brancaleone e lo propone per il Quirinale prima di tutti gli altri. La sua dichiarazione è un atto di fede per l’ex banchiere, ma forse anche una mossa strategica per anticipare il Pd e liberarsi le mani per un futuro ritorno alle urne alla scadenza del semestre bianco di Mattarella.
Salvini candida Draghi al Quirinale
“Se Draghi si presenterà come candidato alla presidenza della Repubblica lo sosterremo convintamente”. Lo dice Matteo Salvini, parlando con in giornalisti a Terni, dove ha inaugurato una sede della Lega. “Mattarella più volte – ricorda – ha detto che non si vuole ricandidare”. “Oggi – aggiunge – non penso però alle elezioni del capo dello Stato, oggi 6 maggio, penso alla riapertura delle palestre”.
Le indiscrezioni sul futuro del premier
“Di qui ce ne andiamo dopo Natale”, avrebbe detto il presidente del Consiglio, secondo il Giornale, che avrebbe intenzione di “concentrare le proprie energie sulla campagna di vaccinazioni e l’avvio del Pnrr e la definizione del piano di riforme (giustizia in testa), e poi lasciare Palazzo Chigi”. Da qui l’ipotesi Quirinale e l’endorsement di Salvini in favore di Draghi.
Le “vedove” di Conte in azione
Intanto nella maggioranza il duello su Draghi si consuma tutti i giorni tra renziani e grillini, con fonti più o meno ufficiali. “Ci sono alcuni partiti di maggioranza, i grillini in primis, che si comportano come le ‘vedove di Conte’ ed ogni giorno minacciano di non votare la fiducia o ricattano Draghi su questo o su quel provvedimento: oggi è il Dl Sostegni, domani ci sarà un altro motivo per alzare un muro senza confrontarsi nel merito delle questioni”. Così fonti di Italia Viva. “Ogni giorno è buono per dare una scossa ad un governo che nasce per portare il Paese fuori dalla pandemia e che siamo tutti chiamati a sostenere: ma non è del tutto irresponsabile questo atteggiamento? Chi sono alla fine i veri responsabili?”.