Scandalo a Milano. Mercatini di stranieri che lucrano sul cibo per i poveri ma il sindaco non vede
Mercatini stranieri che lucrano rivendendo cibo e offerte destinate ai poveri. Succede a Milano dove – come riporta un servizio del Giornale – negli ultimi tempi si segnala la presenza di mercatini improvvisati. Nei quali si vendono prodotti ricevuti da Pane Quotidiano. La onlus che distribuisce gratis cibo alle persone bisognose.
Milano, il cibo per i poveri finisce nei mercatini stranieri
La pandemia e la crisi economica, che hanno spinto verso la soglia di povertà nuovi cittadini, rendono il fenomeno ancora più disgustoso. Sulla questione era già intervenuta Striscia la notizia. Che aveva documentato il proliferare di suk, per lo più gestiti da stranieri, sui marciapiedi e sotto le pensiline delle fermate degli autobus. “Gruppi di furbetti che rivendono, illegalmente, e forse anche a caro prezzo il cibo donato gratuitamente”. Il telegiornale satirico aveva documentato un vero e proprio mercatino abusivo. Dove molte persone rivendono la merce appena presa gratuitamente per pochi euro. C’è chi rivende l’intera busta – con formaggi, latte, pane e altri beni di prima necessità – per 3 euro. Ma c’è anche chi preferisce vendere ogni prodotto al dettaglio.
Il presidio della Lega: basta bivacchi e suk illegali
Per puntare i riflettori sullo scandalo la Lega ha tenuto un sit-in dimostrativo a viale Monza. Proprio accanto alla sede della onlus. “Vogliamo denunciare – spiegano gli organizzatori – situazioni spiacevoli, come la compravendita dei prodotti donati e bivacchi, con conseguente degrado nei giardini accanto”.
Nessuna polemica, chiariscono i leghisti, contro la preziosa attività sociale svolta da ‘Pane Quotidiano”. Ma solo un modo per richiamare l’attenzione su azioni illegali o moralmente da condannare.
Dove è finita l’ossessione per le periferie del sindaco Sala?
È inaccettabile che i prodotti alimentari donati a chi ha bisogno si trasformino in merce da rivendere e su cui fare guadagni. Gli esponenti della Lega hanno individuato uno dei tanti luoghi dove avviene la compravendita. Il parcheggio limitrofo alla sede dell’onlus. Che ospita – scrive il Giornale – veri e propri mini suk illegali dove si vendono i beni. “Chi abita questa zona lamenta un evidente mancanza di decoro e l’abbandono da parte dell’amministrazione comunale”, ha denunciato il presidente del Municipio interessato.
Sardone: i milanesi sono stanchi della propaganda della sinistra
Sul tema è scesa in campo Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega. Con la proposta di collocare un presidio fisso di polizia locale. Per evitare la compravendita illegale. E controllare i giardini dove bivaccano sbandati e ubriachi. “Dove è finita l’ossessione per le periferie del primo cittadino?”, ha aggiunto l’esponente del Carroccio. Polemizzando con Beppe Sala. “Forse è più impegnato a immaginare nuove folli ciclabili disegnate per terra. I milanesi che abitano in questi quartieri sono stanchi della propaganda vuota della sinistra”.